Campania, De Luca: «Troppi contagi per movida e scuole. Così non reggiamo»

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Campania, De Luca: «Troppi contagi per movida e scuole. Così non reggiamo»

In Campania “stiamo assistendo a una grave ripresa dei contagi”. La media è di 1500 nuovi positivi al giorno, pari al 10 per cento. “Le cause sono essenzialmente due: la movida e la riapertura delle scuole”. E’ l’allarme del governatore Vincenzo De Luca in diretta Facebook. Il presidente della Regione indica come unica “risposta vera all’epidemia le vaccinazioni di massa”. Ma la Campania ha ricevuto, aggiunge , “50mila vaccini in meno rispetto alla popolazione. Attendiamo di recuperare questi vaccini per il personale socio-sanitario. Ora si apre la fase degli ultraottantenni”. I numeri delle forniture però preoccupano: “Ci attendiamo un incremento”.

Il vero nodo sono le scuole, riaperte dopo la decisione del Tar. Non a caso, sulla pagina Fb del presidente della Regione, prima ancora dell’inizio della diretta, erano stati già inviati numerosi messaggi di utenti che chiedevano di tornare alla didattica a distanza. De Luca annuncia decisioni imminenti che saranno assunte dopo la riunione dell’unità di crisi ed elenca alcuni dati: “In dieci giorni di apertura, dal 25 gennaio al 4 febbraio, i primi dati forniti dalle Asl sono preoccupanti: per la fascia d’età 0-5 anni, abbiamo registrato 573 nuovi casi positivi. Nella fascia 6-10 anni, 610 casi. Nella fascia 11-13, 351 positivi. Nella fascia 14-19 anni 739 casi positivi. Complessivamente, dunque, 2280 nuovi positivi nel mondo della scuola. Negli ultimi 15 giorni abbiamo registrato a Napoli, per le scuole dell’infanzia-elementari un incremento del 30 per cento di contagi, se leggiamo il dato negli ultimi 30 giorni, l’incremento è del 60 per cento. E’ del tutto evidente che non possiamo reggere questa situazione. Vedremo nelle prossime ore le decisioni da prendere. Invito i sindaci ad assumere anche autonomamente decisioni rapide sugli assembramenti: se è necessario chiudere una strada, facciamolo”.

Come già ripetutamente accaduto in passato, De Luca attacca la ministra del governo Conte Lucia Azzolina: “Siamo andati avanti in questi mesi subendo la pressione della ministra della Pubblica istruzione, la peggiore della storia dai tempi Francesco De Santis. Vi parlo da padre di famiglia, la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute dei nostri figli. Poi ci sarà sempre qualcuno che farà ricorso”.

Per quanto riguarda i vaccini, a febbraio, secondo la programmazione comunicata, “la Campania avrà circa 180 mila persone vaccinate tra febbraio e l’inizio del mese. Se andiamo con questo rimo, per arrivare a 4,6 milioni impiegheremo tutto il 2021, tutto il 2022 e parte del 2023 – avverte De Luca – evitiamo di dire stupidaggini, parliamo un linguaggio di verità: sulla base dell’attuale distribuzione, in Campania in 10 mesi se tutto va bene vacciniamo un un milione e seicentomila persone. E non stiamo parlando degll’effetto-variante”. Ancora una volta, il governatore sottolinea: “Non possiamo consentirci comportamenti irresponsabili”.

L’ospedale Cotugno è stato scelto insieme allo Spallanzani per la sperimentazione del vaccino italiano Reitera, fa sapere De Luca: “Il Cotugno è una nostra eccellenza”.

C’è preoccupazione per la situazione in Costiera Amalfitana dopo la frana dei giorni scorsi. “E’ una gravità assoluta, una emergenza nazionale”. De Luca chiede al “Governo di intervenire subito. Si blocca la vita di una intera comunità , non possiamo avere per mesi e mesi una situazione in cui non può passare una ambulanza. Chiediamo la nomina di un commissario, dobbiamo decidere in poche ore le cose da fare. Domani ci sarà una riunione al Genio Civile per valutare insieme se non sia possibile avere un intervento di straordinaria urgenza per ripristinare i collegamenti stradali”, aggiunge.

De Luca aveva aperto il suo consueto sermone del venerdì parlando del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi: “E’ una personalità di grande rilievo e respiro internazionale, da quando ha iniziato a lavorare abbiamo respirato aria nuova dopo un decennio di demagogia fatta di incompetenza. La nomina di Draghi è stato un colpo d’ala da parte di Mattarella. Costringe tutte le forze politiche a fare i conti con la realtà, con i propri limiti e le proprie contraddizioni”. Il governatore non ha risparmiato bordate all’indirizzo dei Cinque Stelle e del Pd. “Se questo incarico serve a determinare una presa di consapevolezza per tutte le forze politiche, bene. Ma aspetterei prima di suonare le campane a festa. Draghi dovrà fare un percorso di guerra, avrà un primo bombardamento quando presenterà la lista dei ministri. Ma abbiamo una personalità che per la sua storia ci dà credibilità in Europa e nei mercati finanziari. Ho avuto un moto di solidarietà per quest’uomo votato al martirio. In questi due anni abbiamo visto cose che noi umani mai avremmo immaginato di vedere”.

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