Capaccio Paestum sceglie il nuovo sindaco: in tre per la successione ad Alfieri
| di Luigi Martino
Dopo mesi di tensioni politiche, accuse e una campagna elettorale infuocata, Capaccio Paestum si prepara a voltare pagina. Oggi e domani, oltre 17mila cittadini sono chiamati alle urne per eleggere il sindaco e rinnovare il consiglio comunale, a meno di un anno dall’arresto dell’ex primo cittadino Franco Alfieri, travolto da un’inchiesta sugli appalti pubblici.
Tre i candidati in corsa per la fascia tricolore, ciascuno sostenuto da una propria coalizione. L’offerta politica è ampia: dodici le liste complessive, con oltre 190 candidati che si sfideranno per un posto in consiglio comunale. Si tratta di una competizione che segna la voglia di partecipazione della società civile, decisa a prendere parte al riscatto amministrativo del territorio.
Le operazioni elettorali si svolgono sotto la vigilanza del Ministero dell’Interno, che ha inviato una commissione d’accesso per verificare eventuali criticità nella gestione pubblica. L’esito delle urne potrebbe avere ripercussioni anche sull’eventuale scioglimento del Comune, al momento sospeso in attesa di valutazioni.
I tre sfidanti hanno impostato programmi in netta discontinuità tra loro. Carmine Caramante, con un passato da assessore e già sindaco, guida una coalizione sostenuta da Fratelli d’Italia. Il penalista Giuseppe Paolino si presenta con un progetto civico vicino al centrodestra, puntando su trasparenza amministrativa e rilancio del turismo. Simona Corradino, avvocata e già candidata in passato, propone una rottura con il passato e un forte riavvicinamento tra istituzioni e cittadini, con particolare attenzione alla legalità e all’inclusione delle fasce sociali più marginali.
L’eventuale ballottaggio si terrà il prossimo 8 giugno, in contemporanea con i referendum abrogativi. Ma il primo turno sarà già un banco di prova decisivo per capire se Capaccio saprà davvero voltare pagina dopo la bufera giudiziaria che ha segnato la recente storia politica del Comune.
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