Capitale Italiana della Cultura 2028: anche Sala Consilina tra le città candidate
| di Marianna Vallone
C’è anche Sala Consilina tra le 25 città italiane che si sono candidate ufficialmente al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028. La lista è stata resa nota oggi dal Ministero della Cultura, che ha confermato la validità delle manifestazioni di interesse pervenute entro la scadenza del 3 luglio scorso.
Spicca la presenza della Campania, che con sei candidature – tra cui Bacoli, Benevento, Mirabella Eclano, Sala Consilina, Sessa Aurunca e l’Unione dei Comuni Città Caudina – è la regione con il maggior numero di realtà in corsa. Un dato che conferma il fermento culturale e la volontà dei territori campani di puntare su cultura, rigenerazione urbana e coesione sociale come leve di sviluppo.
Sala Consilina si unisce così a un gruppo eterogeneo di città grandi e piccole, da Ancona a Catania, da Fiesole a Moncalieri, in un percorso che nei prossimi mesi porterà alla selezione delle dieci finaliste e, successivamente, alla proclamazione della vincitrice.
La candidatura rappresenta per la città del Vallo di Diano una sfida ambiziosa ma anche un’opportunità concreta per valorizzare il proprio patrimonio storico, artistico e naturale. Il titolo di Capitale Italiana della Cultura – istituito nel 2014 – ha già dimostrato negli anni di generare ricadute positive sui territori vincitori in termini di turismo, investimenti e identità condivisa.
Il percorso per la designazione del 2028 è ancora lungo: nei prossimi mesi, i Comuni ammessi dovranno presentare un dossier progettuale dettagliato, che sarà valutato da una commissione di esperti nominata dal Ministero.
Per Sala Consilina, la candidatura è già un primo importante traguardo e un’occasione per rafforzare la propria proposta culturale nel panorama nazionale.
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