Caselle in Pittari, studenti a lezione con la Polizia stradale: piccoli ciclisti ’patentati’

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Caselle in Pittari, studenti a lezione con la Polizia stradale: piccoli ciclisti ’patentati’

Un esame particolare ed atteso per gli alunni della quinta elementare della scuola primaria di Caselle in Pittari dell’Istituto comprensivo statale “T.Gaza”. Questa mattina sono stati messi alla prova su guida della bici e apprendimento della segnaletica stradale. Superato l’esame, hanno ottenuto il patentino del buon ciclista, per poter condurre la bicicletta conoscendo le regole e i pericoli della strada.

Dopo la lezione di teoria con la Polizia Stradale di Sapri, tenuta dal Comandante Sostituto Commissario Silvio Riccio e dal Vice Ispettore Antonio Vita, si è svolto l’esame finale nell’isola pedonale di Piazza Olmo. Così, dopo aver messo in pratica quanto appreso, gli studenti della classe quinta hanno conseguito il patentino da ciclista.

Il progetto di educazione stradale, alla settima edizione, è stato organizzato dall’amministrazione comunale di Caselle in Pittari, in collaborazione con la Polizia Stradale e l’istituto comprensivo T. Gaza. Un’iniziativa importante per sensibilizzare le giovani generazioni all’adozione di giusti comportamenti, e a comprendere l’importanza della sicurezza stradale. Presenti l’assessore Gianluca Ragone e i consiglieri Giuseppe Costa e Domenico Torre.

«Conoscere le regole e rispettarle è il punto di partenza per diventare degli adulti responsabili, ma il rispetto delle regole permette anche di ridurre al minimo i pericoli presenti sulla strada. – ha spiegato l’amministrazione – Apprendere il significato dei principali segnali stradali, conoscere quali sono i comportamenti da tenere quando si è in bicicletta, attuare atteggiamenti di prudenza e di attenzione, costituiranno strumenti per la sicurezza dei nuovi piccoli ciclisti».

Fondamentale il ruolo della Polizia che ha formato i bambini sulle norme in questione di sicurezza stradale e sui pericoli della strada, al fine di fornire e garantire una maggiore consapevolezza e responsabilità ai nuovi baby ciclisti.

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