I coniugi Del Gaudio a “Mattino Cinque”: “Basta con la cultura del silenzio”

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I coniugi Del Gaudio a “Mattino Cinque”: “Basta con la cultura del silenzio”

"La cultura del silenzio, maggiore alleata di questi misfatti, è ancora fortemente radicata nella Chiesa". Domenico Del Gaudio pronuncia queste parole con voce ferma e piena di sdegno; è ospite, insieme alla moglie, della trasmissione "Mattino Cinque" andata in onda ieri mattina su Canale 5. I due sono in collegamento da Montano Antilia. Domenico è il padre di una bambina, che oggi ha 8 anni, vittima degli abusi sessuali che sarebbero stati perpetrati nel 2006 da Suor Soledad e dal muratore Agnello La Bruna nei confronti di una trentina di piccoli alunni dell’istituto religioso Santa Teresa di Vallo della Lucania. All’epoca dei fatti la figlia dei coniugi Del Gaudio aveva quattro anni.

Nell’ ambito della trasmissione condotta da Paolo Del Debbio è stata presentata al pubblico nazionale la vicenda per la quale è in corso il processo che vede alla sbarra, oltre alla suora peruviana e al muratore 60enne, accusati di atti sessuali su minori, anche altre due consorelle imputate per favoreggiamento (avrebbero coperto la collega sudamericana e ostacolato le indagini sulla sua condotta) e un fotografo, accusato di pedopornografia. Allo stato attuale Suor Soledad si trova agli arresti domiciliari in un istituto religioso romano, mentre le due consorelle sono state solo trasferite in un altro asilo.

Secondo l’accusa, i bambini a gruppetti di 6 venivano portati nell’ appartamento di Agnello La Bruna, poco distante dalla scuola. Lì il muratore e Suor Soledad avrebbero abusato dei bambini, che avevano tutti tra i 4 e i 5 anni, per poi minacciarli di fare loro del male nel caso avessero detto ai genitori quanto accadeva. "Mia figlia mi diceva che le avevano puntato un fucile contro per intimarle di non dire niente a noi genitori", racconta Rita Del Gaudio, in collegamento da Montano.

La vicenda è esplosa con l’allarme lanciato da alcuni genitori, allorchè si erano resi conto del fatto che i bambini facevano disegni inquietanti, si comportavano in maniera preoccupante: "M’ero accorta, già prima che mia figlia ci raccontasse, che c’era qualche problema. Aveva gli incubi, mi aggrediva, urlava senza motivo, non mangiava più", spiega Rita, che nello scorso novembre aveva già partecipato insieme al marito alla trasmissione "Mi manda Rai Tre" . "Diventava frenetica quando le chiedevamo dell’asilo, una volta voleva sbattere la testa contro il muro", aveva raccontato allora. Domenico Del Gaudio riferisce dei terribili momenti vissuti, degli accertamenti "fisici e psicologici" a cui la bambina è stata sottoposta all’ isituto Bambin Gesù di Roma e che avrebbero evidenziato i segni degli abusi subiti. Narra della nube di scetticismo nella quale la comunità locale ha inizialmente avvolto la vicenda (e nel servizio realizzato dall’inviata di "Mattino Cinque" si parla di un manifesto di solidarietà alle religiose affisso dal Comune di Vallo), parla del dolore provato, ribadisce l’importanza di far uscire allo scoperto episodi del genere. Di parlarne senza paura, affinchè non possano accadere di nuovo.

E parla dell’atteggiamento di uomini e donne interni alle istituzioni religiose. "La cultura del silenzio, maggiore alleata di questi misfatti, è ancora fortemente radicata nella Chiesa. Un’ altra suora dell’asilo frequentato da mia figlia, a cui mi ero rivolto nella fase iniziale di questa storia per capire ciò che era accaduto e per poter poi prestare le prime cure alla bambina, mi ha risposto che le era stato imposto il silenzio. E posso provare quello che sto dicendo. E poi: il prete della mia chiesa mi ha detto in faccia di essere assolutamente convinto che qualcosa fosse successo in quell’istituto. Ma non ha avuto il coraggio di recarsi presso le autorità ecclesiastiche a gridare la verità, quella verità che mia figlia ormai da anni sta urlando".

In studio, a "Mattino Cinque", oltre all’onnipresente psicologo Alessandro Meluzzi, c’è Francesco Zanardi, uno che da bambino è stato vittima degli abusi di un prete. Con lui, Massimiliano Blasi, il presidente dell’associazione "Prometeo Onlus", un movimento che si occupa del sostegno alle vittime di abusi sessuali. Si parla delle ultime dichiarazioni di Benedetto vxi, del nuovo atteggiamento di "trasparenza" verso cui i vertici della cristianità sembrerebbero aver indirizzato le azioni della Chiesa rispetto ai casi di pedofilia e abusi. Domenico Del Gaudio, che in passato ha già scritto in una lettera al papa che "Mia figlia ha i segni sul corpo e sull’anima delle violenze subite" , si rivolge al Santo Padre: "Santità, le chiedo che al silenzio si sostituiscano non solo le parole, ma anche i fatti. Quali provvedimenti interni all’istituzione ecclesiastica sono stati presi, se sono stati presi, rispetto alla vicenda che ci riguarda e rispetto ai tanti casi che si verificano? Perchè non se ne parla? Perchè non escono fuori queste cose? Cominciando a parlarne, a portare alla luce le cose che accadono, i casi diminuiranno sicuramente e in questo modo proteggeremo i nostri bambini".

 

Il processo

Domani si svolgerà la prossima udienza del procedimento penale nel quale risultano imputati Suor Soledad e il muratore, per atti sessuali su minori, le due consorelle per favoreggiamento e il fotografo per pedopornografia. I due originari filoni di indagine sono sfociati in un unico procedimento. Dopo la scorsa seduta, durante la quale sono state definite le prove e le testimonianze che faranno parte degli atti del procedimento penale appena apertosi, cominceranno a sfilare i primi testimoni. Domani saranno sentiti, davanti al collegio giudicante presieduto dalla nuova arrivata Elisabetta Garzo, i tre carabinieri impegnati nella fase delle indagini preliminari. Con ogni probabilità l’udienza si svolgerà a porte chiuse. Il processo, che avrà luogo praticamente ogni giovedì, si preannuncia lungo e complesso, soprattutto tenendo presente il gran numero di testimoni e periti che dovranno contribuire alla delineazione di ciò che è realmente accaduto.

 

Le trasmissioni tv relative al caso dell’istituto Santa Teresa.
Di seguito il link per vedere la puntata di ieri, 20 aprile, di "Mattino Cinque", durante la quale si è parlato della vicenda dei presunti abusi di Vallo della Lucania: http://www.video.mediaset.it/video/mattino_5/full/163931/martedi-20-aprile.html#tf-s1-c1-o1-p1

Lo scorso 20 novembre, invece, è andata in onda la puntata di "Mi manda Rai3" relativa al "caso Suor Soledad". In studio, interpellati dal conduttore Andrea Vianello, c’erano i coniugi Del Gaudio, un rappresentante del Provveditorato agli studi di Salerno e alcuni degli avvocati difensori degli imputati, tra cui Gullotta e Cannavacciuolo. Quest’ultimi si sono riferiti alla vicenda come al frutto di un "condizionamento collettivo" o "psicosi collettiva", come una costruzione fittizia sostanzialmente realizzata con l’ausilio di quanto raccontato dai genitori. Diversi i servizi sul caso mandati in onda. Nella prima parte c’è stata la testimonianza di altri due genitori, opportunamente oscurati. Poi le voci raccolte a Vallo della Lucania, quasi tutte orientate alla negazione preventiva degli abusi che potrebbero essere accaduti. Le parole del prete del paese, che parla di "indelicatezze, se così possiamo chiamarle", di "eventuali debolezze, fatte in buona fede" e esprime la sua vicinanza alla novizia "che mi sembra tanto una brava ragazza"; quelle del sindaco Luigi Cobellis che ad un certo punto afferma "E’ una cosa assolutamente falsa, su questo darò mandato al mio avvocato, ovviamente", in risposta alle parole di Domenico Del Gaudio, che gli ha appena detto a muso duro: "Lei ha avvicinato alcuni genitori coinvolti nella vicenda per indurli a desistere dal tenere comportamenti di denuncia".

Il link per vedere il video della trasmissione del 20 novembre: http://www.video.mediaset.it/video/mattino_5/full/163931/martedi-20-aprile.html#tf-s1-c1-o1-p1

 

 

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