Cilento, Caputo (Pd): «Sto con i pescatori che difendono l’ecosistema marino. Porterò la questione a Bruxelles»

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Cilento, Caputo (Pd): «Sto con i pescatori che difendono l’ecosistema marino. Porterò la questione a Bruxelles»

«Sto con i pescatori di Montecorice e degli altri Comuni costieri del Cilento (Agropoli, Castellabate, San Mauro Cilento, Pollica, Casalvelino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Camerota, San Giovanni a Piro, Santa Marina, Ispani, Vibonati e Sapri) contro i cosiddetti ‘predatori del mare’ che utilizzano tecniche e strumenti  incompatibili con l’ecosistema marino». Lo ha dichiarato Nicola Caputo, parlamentare europeo del Pd e membro della Commissione per la pesca. «Secondo quanto denunciato dagli operatori marittimi cilentani in una petizione, – spiega Caputo – sarebbero presenti lungo la costa imbarcazioni monobarca professionali dotate di Eco Sondar e di tecnologia sofisticata di osservazione del pescato, che aumentano a dismisura la capacità di cattura e lo sforzo di pesca rappresentato da tonnellate di piccolo pelagico. Tutto  ciò accade in un aera marina protetta dove è centrale la sostenibilità delle risorse ittiche e quindi la tutela del territorio, con evidenti riscontri negativi economici in un settore che già versa in grave crisi. Attiverò – conclude l’europarlamentare – tutte le procedure possibili per sollevare la questione in Parlamento Europeo e mettere fine a questa pratica lesiva dell’ecosistema e del lavoro di tantissimi operatori del settore e pescatori locali». 

La questione è stata portata all’attenzione dall’ex presidente del Parco Peppe Tarallo, che prima attraverso una petizione, e poi con alcune note, ha denunciato la presenza a 3 miglia da Agnone, di una ‘volante monobarca’ intenta a pescare laddove i piccoli pescatori non possono uscire. Tarallo ha chiesto alle autorità che ne hanno competenza di «mettere al bando il tipo e la modalità di pesca adottato (in questo caso la ‘volante monobarca’) altamente distruttivi». Un tipo di pesca infatti che «riducendo pericolosamente gli stock ittici, danneggia i cicli biologici marini e altera il mercato del pesce contro le direttive Ue per la riduzione dello sforzo di pesca e la tutela delle risorse marine e della piccola pesca». Leggi l’articolo 

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