La dieta Mediterranea da ieri è nel Patrimonio dell’Unesco

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La dieta Mediterranea da ieri è nel Patrimonio dell’Unesco

E’ stata dedicata ad Angelo Vassallo, vicepresidente CittàSlow, all’unanimità la designazione di cittàslow. Dopo anni di impegni il sindaco di Pollica non ha potuto vedere coronare il suo sogno. “Non ho parole – afferma con commozione e passione il vicesindaco di Pollica,  Stefano Pisani – il nostro sindaco Vassallo è stato così grande che i risultati arrivano anche dopo che lui non c’è più”  L’obbiettivo è stato raggiunto dopo un lavoro durato anni e che ha visto l’impegno anche di molti altri e di Carlo Pedrini, presidente internazionale SlowFood, che l’ha fortemente voluto insieme a Vassallo.

Le prime dichiarazioni:
“E la conferma del valore straordinario del nostro caro sindaco slow, amico e collega, Angelo Vassallo, – ha affermato il presidente di Cittaslow International, Gian Luca Marconi(sindaco di Castelnovo ne’ Monti, RE) – e dell’importanza di lavorare per obiettivi condivisi, nella certezza che anche da una piccola città come Pollica, anche dalle tante piccole Cittaslow sparse nel mondo, possono nascere progetti che cambiano la prospettiva economica e sociale di intere nazioni e popoli. Angelo sarebbe felicissimo di vedere coronato il suo sogno, nato sulla costa del Cilento alcuni decenni fa, grazie all’intuizione di uno scienziato americano, Ancel Keys, che si innamorò di Pioppi, frazione di Pollica, e ne studiò a fondo gli usi agricoli ed alimentari. Oggi, dopo il riconoscimento Unesco nulla è più come prima: Cittaslow, assieme a Slow Food, Lega Ambiente e all’Associazione Libera, è impegnata a realizzare proprio a Pollica, nel Sud Italia, un organismo permanente di studio, educazione al gusto  e ricerca, capace di dare futuro ai giovani cilentani e prospettive concrete e durevoli alla Dieta Mediterranea”.

“Non ho parole: – afferma con commozione e passione il vicesindaco di Pollica,  Stefano Pisani – il nostro sindaco Vassallo è stato così grande che i risultati arrivano anche dopo che lui non c’è più… A Pollica abbiamo un’abitudine: quando ci si pone un obiettivo, non ci si ferma finché non lo si raggiunge.  Angelo è stato colui che ha avviato per primo l’iter presso l’Unesco quattro anni fa, coinvolgendo il capo di Gabinetto del Governo Prodi, e poi successivamente il ministero dell’Agricoltura del governo Berlusconi, e tutti i parlamentari europei della Regione Campania. Nei mesi scorsi assieme a Cittaslow, Angelo ha partecipato febbrilmente ai meeting con Spagna, Francia e Marocco per riaffermare la centralità e il valore della Dieta Mediterranea: Angelo Vassallo era convinto, e a ragione, che questo fosse l’unico modo per dare valore definitivo ed eterno al Mediterraneo e ai suoi prodotti”.  

 “Come coordinatore della Rete Cittaslow Italia, e come cittadino ed amministratore della Campania, – afferma Tommaso Sgueglia, vicesindaco di Caiazzo, CE, sono particolarmente orgoglioso della battaglia vinta grazie ad Angelo Vassallo e ai molti che hanno contribuito a riaffermare nel mondo il valore della Dieta Mediterranea. Nella memoria costante di un sindaco “slow” emblema di civiltà e di progresso, la cui vita intera è stata un esempio di riscatto per tutto il Sud Italia, esprimo qui la soddisfazione da parte dei 71 Sindaci della Rete Italia delle Cittaslow”.

“Angelo Vassallo continua a sorprendere tutti noi e il mondo: – dice il direttore Pier Giorgio Oliveti, dalla Sede di Cittaslow International in Orvieto, TR, – grazie ai suoi insegnamenti e al suo impegno la rete delle piccole città collegate a Slow Food è cresciuta in quantità ma soprattutto in qualità affermando internazionalmente uno stile di vita nuovo e possibile fondato sul risparmio, il riuso, il valore del territorio, il sociale e la responsabilità. L’inserimento della Dieta Mediterranea all’interno del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, non fa che riaffermare  il valore della sua visione della politica, della cultura, dell’economia e del sociale. Quella stessa visione che ha fatto di Pollica un piccolo paradiso, dove le acque marine sono pulitissime e depurate da anni, dove la raccolta differenziata raggiunge percentuali scandinave, dove la speculazione edilizia è tenuta a freno e si pianifica l’abitato in modo corretto, dove i prodotti identitari, il grano, l’olio d’oliva, il vino, in primis come cardini della Dieta Mediterranea , sono posti in valore nel modo giusto, secondo i  dettami di Carlo Petrini. E poi il pesce: Angelo era un sindaco pescatore, appartenente ad una famiglia di pescatori. Non a caso l’impegno per un presidio Slow Food dedicato alle Alici di Menaica, una forma di pesca con una rete tradizionale, rispettosa della biologia marina e dell’habitat locale”.

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