Convegno sul carcere, Castiello (M5S): «La causa contro il ministero per la chiusura può essere vinta, vi spiego come»

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Convegno sul carcere, Castiello (M5S): «La causa contro il ministero per la chiusura può essere vinta, vi spiego come»

«Parlo con l’esperienza di 50 anni di amministrativista: la causa del Comune di Sala Consilina e dell’Ordine degli Avvocati di Sala Consilina contro il Ministero per l’ingiusta chiusura del Carcere può essere vinta». Con un intervento tecnico e dettagliato, che ha riscosso applausi e consensi dalla platea, il candidato del M5S al Senato nel Collegio Uninominale Campania 11 di Agropoli-Battipaglia, Francesco Castiello, ha voluto dare il suo contributo e il suo appoggio – insieme a quello del Movimento – alla battaglia che da quattro anni non dà pace al Vallo di Diano: quella per la riapertura dell’Istituto Penitenziario di Sala Consilina. 

Dal 13 settembre 2013 con la soppressione del Tribunale di Sala Consilina per una riforma della geografia giudiziaria, il territorio ha dovuto fare i conti con una perdita dietro l’altra. Poco più tardi il ministro della Giustizia ha firmato il decreto che sanciva soppressione del carcere salese. E’ di questo che si è discusso il 17 febbraio al convegno presso l’auditorium comunale Cappuccini di Sala Consilina, sul tema “Giustizia di Legittimità: realtà o utopia?” 

Castiello non si è accontentato come altri di una lettera di scuse per la mancata presenza, ma ha voluto prendere parte in prima persona all’appuntamento considerando il tema del carcere e della giustizia di legittimità importante per la comunità di tutto il Vallo di Diano, e anche per le aree limitrofe. E nel suo intervento, evitando proclami elettorali, è entrato nel merito della sentenza del Consiglio di Stato. «Anche se ha tagliato a metà la sentenza del TAR di Salerno – ha sottolineato Castiello – la sentenza del Consiglio di Stato ha lasciato comunque aperta una bella porta, attraverso la quale passa la obbligatoria convocazione del Comune salese e dell’Ordine degli avvocati da parte del Ministero se vorrà far ripartire il procedimento».

Castiello ha consigliato al sindaco Francesco Cavallone e all’amministrazione salese l’effettuazione di una accurata perizia giurata, nella quale un autorevole esponente della professione ingegneristica dimostri che le spese per l’adeguamento del Carcere non sono ingenti. «In questo modo decadrebbe l’unica arma in mano ai burocrati ministeriali – ha spiegato il candidato al Senato del M5S – che è quella infondata dell’esosità dell’intervento necessario per l’adeguamento. Senza dimenticare che l’interpretazione del Consiglio di Stato non concorda con l’Articolo 27 (3° comma) della Costituzione: se l’esecuzione della pena deve essere strumento di redenzione e risocializzazione, i condannati non possono essere sradicati dalla propria terra e allontanati dagli affetti familiari. Il principio di territorialità va per forza rispettato. La sentenza del TAR aveva applicato questo articolo rigorosamente, non altrettanto ha fatto il Consiglio di Stato».

Un contributo di argomenti giuridici solidi da parte del candidato del M5S al Senato, che si schiera al fianco della comunità di Sala Consilina e del Vallo di Diano in questa battaglia.

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