Coronavirus ed emergenza economica, l’intervista a Raffaele Esposito

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Coronavirus ed emergenza economica, l’intervista a Raffaele Esposito

di Antonio Vuolo

In un momento storico di grandi cambiamenti che mettono a dura prova l’Italia, abbiamo approfondito l’aspetto economico nazionale e provinciale con Raffaele Esposito, presidente provinciale di Confesercenti.

Oltre all’emergenza sanitaria, c’è anche un’emergenza economica. Qual è la vostra situazione allo stato attuale?
L’emergenza sanitaria è la priorità, bisogna seguire le indicazioni istituzionali a tutti i livelli ed assumere comportamenti responsabili per tutelare la propria salute e quelle degli altri. Proprio per questo la nostra associazione è in prima linea per assicurare agli imprenditori salernitani la corretta informazione attraverso i nostri canali istituzionali web e social. Stiamo adottando la cosiddetta strada del doppio binario, collaborazione per il contrasto alla diffusione del Covid-19 ma anche azioni di proposte concrete a sostegno dell’economia a valere sugli Enti locali, sulla Regione Campania ed a livello verticistico, soprattutto attraverso le diverse fasi di ascolto che abbiamo proposto anche in modalità digitale ed a valere sui diversi settori del commercio, turismo e servizi. Per tornare alla nostra azione territoriale, possiamo dire che Confesercenti ha assicurato e sta assicurando una seria di servizi e di assistenza dedicata a tutti i nostri imprenditori anche in modalità smart working. La nostra struttura, la nostra rete, nonostante l’emergenza e le restrizioni non si è mai fermata.

Ha avuto modo di sentire gli associati? Quali sono le loro preoccupazioni?
Abbiamo proposto attraverso la piattaforma Google una serie di quesiti alle nostre imprese. Da questa interrogazione escono fuori preoccupazioni e paure per il momento emergenziale, ma anche fiducia nelle istituzioni locali che bene stanno fronteggiano la criticità. Gli imprenditori hanno bisogno di iniezioni di fiducia, la priorità per loro è quella di poter ripartire con le massime garanzie, con liquidità, con gli iter amministrativi ed autorizzativi pronti e con la giusta garanzia in ordine alla tempistica per poter ottemperare poi al pagamento delle tasse di ogni ordine e grado, senza la beffa di ulteriori interessi e oneri.

Qual è la vostra proposta al Governo per consentire alle attività di non affogare e di poter ripartire una volta superata l’emergenza?
Le nostre proposte sono già diverse ed in queste ore sotto forma di emendamenti al DL Cura Italia nelle mani dei partiti politici nazionali. Bisogna incidere in maniera sostanziale sulle misure già anticipate perché il bonus da 600 euro non è rispettoso del lavoro di impresa. Non basta. Bene la Cig anche in deroga ma vi è la necessità di fare chiarezza su tempistiche e posizioni debitorie attuali delle imprese, insomma siamo in un momento straordinario mai affrontato prima e quindi occorrono misure straordinarie di sostegno. La questione dei fitti va rivista. Come si potrà pagare un fitto se non si lavorerà per due o tre mesi? Meglio dare questo credito di imposta al proprietario dell’immobile. Mentre noi ragioniamo le bollette, i mutui e tutti i balzelli a valere sul mondo delle imprese continuano, in parte ad arrivare, ed ad essere una vera preoccupazione e allora bisognerà rivedere tempistiche e modalità e se non dovessero essere sufficiente allungare i termini per far sì che le imprese possano ottemperare e tener fede a tutti gli impegni senza metterle nelle condizioni di sofferenza o ancora peggio nelle condizioni di chiudere per sempre le attività. Proprio nella giornata di oggi è partita poi la grande iniziativa nazionale “Confesercenti al tuo fianco” con l’istituzione di un call center nazionale con esperti a disposizione gratuita per dare risposte immediate a imprenditori e titolari di partita Iva. Una grande iniziativa di orientamento recentemente anticipata dalla nostra associazione provinciale in modalità digitale, grazie alla disponibilità ed alla sensibilità, di professionisti dei vari settori che hanno messo a disposizione gratuitamente, nella prima fase, le loro professionalità.

A rischio c’è anche la stagione turistica in territori ad altissima vocazione turistica, come il Cilento e la Costiera Amalfitana. Si sta lavorando in misure anche in tal senso?
Inutile nascondersi la stagione turistica è fortemente a rischio e dipenderà dalla tempistica dell’emergenza sanitaria. Abbiamo chiesto ai Sindaci, che hanno risposto presente, di sospendere i pagamenti dei tributi locali, e proprio in queste ore abbiamo scritto nuovamente al governatore De Luca dal quale ci aspettiamo altrettante misure di sostegno, come per le garanzia regionali al credito, l’istituzione di un Fondo per il turismo, un sostegno per i fitti dei negozi e delle strutture turistiche, sostegno ai pubblici esercizi come bar ristoranti artigiani e negozi di vicinato non alimentari, e operatori ambulanti ormai in ginocchio, queste stesse richieste di sostegno le abbiamo fatte anche al sistema camerale campano. Ma abbiamo anche delle proposte, abbiamo chiesto l’attivazione di un tavolo di lavoro “Restart PMI” in modalità smart working presso gli assessorati attività Produttive e Turismo per concertare iniziative di sostegno e per far trovare pronte le imprese dei vari settori nel momento in cui l’emergenza sarà arginata. La preoccupazione è alta per tutti i settori ed i territori provinciali a maggiore vocazione turistica per questa estate si rivolgeranno essenzialmente al turismo domestico e di prossimità. Bisogna gettare le basi per una campagna concertata condivisa per ambiti territoriali omogenei per azioni di promozione e marketing territoriale. Inutile disperdere energie e risorse. Queste azioni dovranno avere al centro le imprese con il sostegno delle istituzioni e non viceversa”.

Lei è un cilentano doc. Cosa si sente di dire in conclusione ai suoi conterranei?
In conclusione il messaggio in questa fase dove si sentono da più parti “ricette” su tutto e tutti è semplicemente quella di assumere nei confronti di noi stessi e verso gli altri atteggiamenti rispettosi delle norme istituzionali e sanitarie, ci vuole senso di responsabilità. Se riusciamo ad evitare i contagi avremo la certezza di arginare e sconfiggere il virus. Prima sarà debellata la malattia prima si ripartirà ma è necessario ripartire per imprese e famiglia con il “serbatoio” economico pieno. Prima di ringraziarvi per lo spazio concesso vorrei rivolgere a nome mio personale ed a nome di tutta Confesercenti provinciale un ringraziamento a tutti i medici, gli infermieri i volontari, le forze del ordine i biologi, le persone che lavorano nell’ombra ma che sono essenziali, gli operai che non possono stare a casa perché altrimenti l’Italia si Spegne, che stanno lavorando per la salute ed il benessere di tutti noi, Grazie.

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