Coronavirus: miliardi bruciati a Piazza Affari

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Coronavirus: miliardi bruciati a Piazza Affari

di Michele Gambardella

Miliardi bruciati a Piazza Affari: quante volte abbiamo sentito o letto affermazioni del genere? Ma in realtà in borsa non si brucia assolutamente nulla. La ricchezza non si brucia semplicemente si trasferisce. Si trasferisce da un investitore all’altro perché se c’è chi vende c’è chi compra, si trasferisce da un asset all’altro, dalle azioni ai beni rifugio, ai bond Governativi, all’oro. In questo momento storico, con il bombardamento di notizie negative sul coronavirus, vorremmo vendere, disinvestire tutto e spostare i nostri soldi sul conto corrente o metterli sotto il materasso.

Abbiamo paura ed è comprensibile. Intanto è utile sapere che le correzioni di borsa sono eventi del tutto normali. Gli italiani sono un popolo di grandi risparmiatori, non sempre di grandi investitori. Cosa significa risparmiare e cosa, invece, investire? E quale scopo diamo a queste due azioni? Risparmiare significa non consumare una parte del reddito prodotto, cioè spendere meno di quanto si guadagna. Si risparmia per una spesa futura (l’università per i figli, l’acquisto di una casa o di un’automobile, per un viaggio) o semplicemente per il timore di qualche imprevisto. Investire, invece, significa dare un rendimento positivo al risparmio. Si investe per proteggere il risparmio dall’inflazione, cioè per ottenere un rendimento superiore al tasso di inflazione, per avere un aumento di valore del capitale investito, un guadagno sulla differenza di prezzo, in sostanza un valore futuro superiore.

E’ evidente che l’investimento non può prescindere dalla variabile tempo. Per una corretta pianificazione finanziaria, è indispensabile capire quanto tempo si è disposti a immobilizzare il capitale investito oppure quanto tempo si è disposti ad aspettare per raggiungere il proprio obiettivo di investimento. Una volta individuato l’orizzonte temporale, è possibile selezionare lo strumento o gli strumenti finanziari in grado di soddisfare le proprie esigenze. Sembra semplice. In realtà, non è facile restare fedeli al piano d’investimento per il periodo individuato. Il peggiore nemico dell’investitore è l’investitore stesso. Perché siamo mossi sostanzialmente da due sentimenti: la paura e l’avidità.

La paura di perdere nelle fasi negative dei mercati e l’avidità di guadagnare nelle fasi positive spesso accompagnate da grande euforia. Le fluttuazioni dei mercati finanziari, che influiscono sul valore del capitale e di conseguenza sui rendimenti, possono spingerci a rivedere le nostre scelte. Per investire è indispensabile superare l’oggi e pensare al domani, effettuando scelte razionali e consapevoli per garantire il futuro a noi e alle nostre famiglie. Non dovrebbe mai essere il mercato, e l’emotività che ne consegue, a guidarci, ma una lucida e razionale strategia. Non c’è motivo di preoccuparsi se abbiamo correttamente valutati e individuati l’obiettivo di investimento, il corretto orizzonte temporale e la nostra propensione al rischio.  Una volta selezionati gli strumenti finanziari appropriati e adeguati e fatta una corretta diversificazione non abbiamo di che preoccuparci. Monitoriamo il portafoglio con l’ausilio del nostro consulente finanziario di fiducia e, se proprio necessario, riequilibriamolo. Prudenza e pazienza, dunque. E come dice Warren Buffet meglio non investire in azioni se una flessione del 50% in poco tempo del loro valore ci può mettere in seria difficoltà!

Michele Gambardella, Consulente Finanziario abilitato all’offerta fuori sede

Nota bene La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni.

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