Cuccioli di cinghiale trovati senza vita sui Picentini: la scoperta degli escursionisti
| di Luigi Martino
Scoperta sconvolgente lungo uno dei sentieri montani che attraversano i Monti Picentini, tra Giffoni Valle Piana e il Castello Nebulano. Cinque cuccioli di cinghiale sono stati trovati morti, distesi l’uno accanto all’altro, da due noti escursionisti e fotografi naturalisti del territorio: Corrado Rinaldi e Arsenio Di Feo. I due, impegnati da anni nella tutela ambientale, hanno segnalato l’accaduto nella mattinata di sabato, gettando nello sconcerto la comunità locale.
L’inquietante ritrovamento ha posto subito interrogativi sulla causa della morte degli animali. Secondo le prime ipotesi, potrebbe trattarsi di un avvelenamento, anche se sul posto non sono stati trovati bocconi sospetti o altre tracce evidenti. Un dettaglio che aggrava ulteriormente la vicenda è l’assenza della madre, alimentando il sospetto che possa aver fatto la stessa fine.
Nel frattempo, le immagini dei cuccioli hanno fatto rapidamente il giro del web, suscitando un’ondata di indignazione. Diverse associazioni ambientaliste hanno espresso rabbia e sgomento per quanto accaduto, parlando di “aggressione all’equilibrio naturale” e chiedendo alle autorità un’indagine accurata e il rafforzamento dei controlli nelle aree più sensibili dei Picentini.
Nel contesto rurale della zona, non è raro il ricorso a metodi estremi per allontanare gli animali selvatici, in particolare quando questi causano danni ai raccolti. L’uso di sostanze tossiche, oltre a essere illegale, rappresenta un grave rischio anche per altre specie e per l’intera biodiversità dei boschi.
Al momento non risultano indagini ufficiali avviate, ma la speranza della comunità è che il caso non venga archiviato come un semplice episodio isolato. Il silenzio dei boschi, stavolta, racconta una violazione che chiede giustizia.
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