Discariche a cielo aperto lungo la costa che ospita la spiaggia più bella d’Italia

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Discariche a cielo aperto lungo la costa che ospita la spiaggia più bella d’Italia

Il profumo del rosmarino non c’è più. E nemmeno quello del mare. La puzza di spazzatura prevale, come l’inciviltà di alcune persone. Le discariche abusive deturpano uno dei tratti di costa più belli del Sud Italia. Il percorso che conduce alla torre delle Viole e che collega la spiaggia della Calanca a quella di Capogrosso a Marina di Camerota, è l’esempio lampante di villania. Il biglietto da visita della «Perla del Cilento» è sicuramente il litorale, ma spesso, girando a piedi lungo le sue strade, si possono trovare vere e proprie discariche abusive che non vengono quasi mai tolte durante tutto l’arco dell’anno. Ignoti, si presuppone di notte, raggiungo quel percorso per scaricare dalla passeggiata cumuli di rifiuti di ogni genere direttamente sulla scogliera e in mare. Frequentatissimo d’estate dai turisti per lo spettacolo mozzafiato che riserva soprattutto al tramonto, d’inverno il percorso è utilizzato dagli atleti per trascorrere qualche ora si relax e sano sport tra il mare la natura. Peccato per loro che debbano destreggiarsi tra i rifiuti di ogni sorta. La varietà degli oggetti abbandonati è a dir poco imbarazzante: pneumatici, sacchi dell’immondizia, contenitori in plastica, scarti edili e molto altro. Un pugno negli occhi se si immagina la bellezza potenziale di questo luogo ammantato nel verde e nel silenzio.

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