Dramma nel salernitano, tra due giorni la separazione: così ha ucciso la moglie e poi si è suicidato

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Dramma nel salernitano, tra due giorni la separazione: così ha ucciso la moglie e poi si è suicidato

Il dramma di San Cipriano Picentino comincia a essere più chiaro. E’ la fine tragica di una storia che stava volgendo già al termine nelle aule di un tribunale. Lui, Salvatore Varavallo, era di fatti separato da circa un anno dalla moglie, Giustina Copertina. Non riusciva ad accettare quell’amore che aveva donato alla coppia due figli di 4 e 9 anni. Due figli maschi tanto adorati dai nonni che li accompagnavano ovunque. Così è successo anche domenica mattina. Il nonno materno e la mamma accompagnano il figlio più grande a Giffoni Valle Piana. Sono le nove circa al ‘Fiore club’, la piscina dove il ragazzino doveva gareggiare. 

Il fatto
Un’ora più tardi il muratore di Sant’Arpino, provincia di Caserta, raggiunge la famiglia. Chiama al cellulare la moglie e la invita ad uscire nel parcheggio. Qui accade l’impensabile. Varavallo estrae una «Manurhin P1» ed esplode otto colpi di pistola all’indirizzo di Copertina. La pistola ha la matricola abrasa. La donna stramazza al suolo in una pozza di sangue. La 30enne è morta. Ma Salvatore non finisce qui la sua opera: punta la pistola verso se stesso, prova due volte a spararsi alla tempia ma l’aggeggio si inceppa. Alla terza volta il colpo parte. I due corpi, esanimi, giacciono sul pavimento tra il prato verde e il capannone bianco dove il figlioletto, ignaro di tutto, continua a gareggiare. I genitori, 34 e 30 anni, sono morti. 

I particolari
Prima di uccidere la moglie, Salvatore Varavallo era stato invitato da due persone ad abbassare la pistola. Il muratore, invece, ha rivolto l’arma contro i due sconosciuti che sono scappati via per rifugiarsi ad un probabile attentato. Ha sparato la compagna. Poi ha esploso diversi colpi contro l’auto del suocero e infine ha rivolto la pistola di nuovo contro la 30enne per i due colpi di grazia al volto e si è ucciso. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Battipaglia e quelli del comando provinciale di Salerno. Con loro, poco dopo, il pubblico ministero Vittorio Santoro.

I retroscena
L’omicida-suicida aveva altri 34 colpi di pistola nella tasca del giubbino. Insieme alle munizioni c’era anche un coltello. Era incensurato e la notizia che fosse un ex militare, divulgata dalle agenzie di informazione, è stata subito smentita da una nota del comando provinciale dei carabinieri. La moglie era un casalinga. I corpi delle vittime sono stati trasferiti all’obitorio dell’ospedale di Salerno. La famiglia di lei è arrivata per prima e il papà della donna ha dichiarato ai giornalisti: «Avrei voluto che lui fosse in galera e mia figlia a casa». Non risulta che Varavallo in passato sia stato violento con la moglie, né risultano litigi per la custodia dei figli.

Su Facebook
Sui profili Facebook della coppia non c’è molto. Usavano di rado il social-network. Le immagini ritraggono lei al mare in compagnia dei figli. Salvatore non compare mai nel profilo della moglie, le sue immagini del profilo sono tutte da apparente single. Sul pedalò in vacanza, sulla barca e nel giardino di casa. Molte foto sono in compagnia dei figli e anche il marito postava le immagini dei suoi due «campioni».

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