La Regione stanzia 3 milioni di euro per il dissesto idrogeologico di Centola e Camerota. Come si utilizzeranno questi fondi?

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La Regione stanzia 3 milioni di euro per il dissesto idrogeologico di Centola e Camerota. Come si utilizzeranno questi fondi?

Di seguito un articolo pubblicato sull’ultimo numero del mensile "Cilento", riguardante dei fondi stanziati dalla Regione per il dissesto idrogeologico dei comuni di Centola e Camerota. La redazione del giornaledelcilento.it rimane in attesa di precisazioni e chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale di Camerota, in modo da poter fornire dati certi, date esatte e descrizione precisa degli eventuali progetti d’intervento da effettuare.

di Lisa Imperatore

Sono tre i milioni di euro stanziati dalla Regione Campania per il recupero del dissesto idrogeologico nei comuni di Camerota e Centola-Palinuro. Soldi la cui sorte è, però, ignota. Almeno per quanto riguarda Camerota. "Forse 350 mila, forse 380 mila" interpellato dalla cronista di Cilento, il sindaco Domenico Bortone non appare sicuro sulla percentuale del finanziamento già erogato da Palazzo Santa Lucia. Ma c’è una cosa di cui è certo: "Superano i trecentomila". Il resto al caso. Il primo cittadino, infatti, non si mostra particolarmente deciso sulla destinazione del finanziamento. "Non sono ancora passato, provi a chiedere all’ufficio tecnico" suggerisce Bortone. Dagli uffici comunali fanno sapere che non ci sono progetti in atto per l’utilizzazione del fondo. Eppure, in tempi di crisi economica per i piccoli comuni, tre milioni di euro sono una cifra di tutto rispetto, soprattutto in tema di dissesto idrogeologico e in una zona che si prefigge di essere fiore all’occhiello della costa cilentana e che con l’erosione, le inondazioni, le frane, lotta tutti i giorni, come dimostra la situazione dell’Arco naturale di Palinuro, crollato e abbandonato a se stesso. Che la situazione economica della Regione non sia delle più rosee, anche in ambito istituzionale, lo dimostra la mancata approvazione del Fers ( fondo europeo di sviluppo regionale) per il prossimo quinquennio.

Un motivo in più per sfruttare al massimo tutte le sovvenzioni che la giunta Bassolino affida al territorio. Sarebbe necessario pianificare e preservare, alla luce di un problema che interessa molto da vicino tali zone. Invece, non esiste progetto nè regolamento. Che debba giungere una catastrofe naturale per spingere a un intervento immediato? Aspettare è inutile, i fondi ci sono. O forse non ci sono, visto che neanche il sindaco è informato.

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