Fondazione Vassallo: «Una giornata storica per la giustizia, il processo entra nel vivo»
| di Antonio Vuolo
Oggi rappresenta una giornata storica non solo per il Cilento, per Pollica e per la Campania, ma per l’intera Italia. Per la prima volta, ben quindici associazioni e parenti delle vittime si sono costituite parte civile in un processo per omicidio, segnando una pietra miliare nella storia giudiziaria del nostro Paese. Questa partecipazione così ampia rafforza l’azione di chi, come amministratori e servitori dello Stato, si impegna quotidianamente per la legalità. La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, pur non essendo stata ammessa come parte civile a causa della sua costituzione successiva all’omicidio, accoglie con serenità questa decisione. L’essenziale, come sottolineato dai rappresentanti della Fondazione, è la presenza dello Stato, rappresentato dalla Presidenza del Consiglio, dal Ministro dell’Interno e dal Ministro della Giustizia. È questa presenza che dà forza al percorso giudiziario, oggi ancora nella fase predibattimentale, e che entrerà nel vivo a partire da gennaio.
“Le sensazioni al termine dell’udienza sono ottime. Si comincia a delineare chiaramente il percorso di questo processo. Le parti civili ammesse, e quelle escluse per ragioni tecniche, rappresentano un passo importante verso la verità. La Fondazione è nata dopo l’omicidio di Angelo, ed è logico che non sia stata ammessa, ma questo non cambia la sostanza del nostro impegno. In quindici anni abbiamo preparato un grande tavolo della legalità: oggi vi si sono accomodati il giudice, il pubblico ministero e le parti civili. Questo è l’inizio di un cammino di giustizia e dignità per il nostro Paese.” A dirlo è il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Dario Vassallo.
“Oggi un intero paese si è costituito parte civile. Abbiamo dato una lezione di legalità. Il giudice ha condotto l’udienza con equilibrio e rispetto, e il procedimento sta procedendo con giusta rapidità: il 14 novembre ci ritroveremo nuovamente qui per l’ultima fase iniziale, in vista del dibattimento previsto per gennaio 2026. In quelle 80.000 pagine di atti c’è un mondo, fatto di verità nascoste e di persone che pensavamo amiche e che invece si sono rivelate altro. Ringraziamo la magistratura, i ROS, il GICO: lo Stato ha finalmente fatto lo Stato.” A dirlo è il Vicepresidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore Massimo Vassallo
Riguardo agli imputati, la Fondazione ribadisce il massimo rispetto per il principio di innocenza, ma richiama con fermezza alla responsabilità e al decoro: “Non siamo in una curva da stadio. Si parla di un uomo ucciso con nove colpi di pistola. Qui c’è il dovere di rispettare lo Stato e la giustizia. Ognuno ha un ruolo, noi siamo parte civile, loro sono imputati. Tra questi ruoli c’è un abisso che non va dimenticato.”
Arrivare al processo non era scontato. Vi era il rischio di prescrizione, ma oggi si apre una strada che restituisce dignità a un intero Paese. La Fondazione Angelo Vassallo continuerà a seguire ogni passo di questo percorso, con la determinazione di sempre, affinché il sacrificio del Sindaco Pescatore non sia mai dimenticato e affinché la verità emerga, fino in fondo.”
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