Cresce la tensione attorno al caso ‘Movida’. Duro attacco delle categorie e dell’opposizione. ‘Il sindaco ha perso il controllo’

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Cresce la tensione attorno al caso ‘Movida’. Duro attacco delle categorie e dell’opposizione. ‘Il sindaco ha perso il controllo’

Nonostante le  promesse del sindaco Bortone, continuano le serate discotecare sulla spiaggia del Mingardo. Non sono bastate nemmeno le diffide del Parco per l’assenza delle prescritte autorizzazioni ambientali. L’ultima festa l’altra sera, sempre presso il Lido “El Caribe”, già al centro delle polemiche dopo la denuncia del proprietario della nota discoteca il “Ciclope”, Raffaele Sacco, che aveva accusato di “favoritismi” il sindaco di Camerota, Bortone, reo di aver coperto le irregolarità nell’acquisizione dei pareri con dichiarazioni false rese alla stampa. Ad alzare la voce questa volta sono i gestori degli altri stabilimenti balneari. Josè Antonio Pomarico, titolare del lido “Playa el Flamingo”, e rappresentante della Confesercenti Camerota per i locali serali attacca: “Le associazioni di categoria hanno lavorato molto per trovare un equilibrio nella zona del Mingardo che è un sito protetto. L’amministrazione con questo atteggiamento permissivo sta mettendo a rischio tutto il lavoro svolto. Francamente non capisco il perché di questi favoritismi”. Raffaele Esposito, presidente del consorzio che riunisce 32 stabilimenti balneari di Marina di Camerota, in una nota precisa che: “noi gestori prendiamo le distanze da ogni tipo di attività non concertata con l’ente Parco e che sia in palese violazione e contraddizione con le misure di mitigazione previste dai decreti regionali che hanno autorizzato l’attività dei lidi in zona Cala del Cefalo”. Dura anche l’opposizione consiliare. Ciro Troccoli, capogruppo di Forza Camerota non usa mezzi termini: “Siamo al carnevale della politica. Il sindaco un giorno si veste da sceriffo, un altro da Don Abbondio. L’altra sera è andato lui personalmente a sospendere le attività musicali in un bar, mentre oggi fa finta di non sapere che ci sono attività che ogni sera svolgono, senza le prescritte autorizzazioni, serate danzanti. Noi non siamo contro questi imprenditori, per carità, però siamo contro la logica dei due pesi, due misure. Altro che sindaco della legalità, Bortone protegge chi l’ha votato e perseguita chi gli è stato contro in campagna elettorale”. Al vetriolo anche le dichiarazioni di Antonio Romano, capogruppo di Insieme cambierà: “Prendiamo atto dell’assenza delle istituzioni. Siamo ormai alla giungla, il sindaco ha perso il controllo della situazione. Probabilmente è più forte la tunica di un prete che le autorità che dovrebbero vigilare sul territorio”.

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