Paura a Marina di Camerota. Un furto dietro l’altro, dai generi alimentari alle mance nei bar. I residenti: regna l’insicurezza

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Paura a Marina di Camerota. Un furto dietro l’altro, dai generi alimentari alle mance nei bar. I residenti: regna l’insicurezza

Erano anni che a Marina di Camerota non si registravano tanti furti, in così poco tempo. In soli due mesi e mezzo, sono circa 15 i colpi messi a segno, da delinquenti ignoti. In paese si vociferano varie tesi, ma c’è una ipotesi che le accomuna tutte: i ladri sono persone del posto, persone che conoscono il territorio e le abitudini dei proprietari dei locali commerciali. Va anche detto però che trattandosi pressapoco della stessa refurtiva, come cibo e bevande, beni primari per la sopravvivenza, è immaginabile che una persona del posto difficilmente li avrebbe portati via con se. Ed ecco che allora ad ogni ipotesi ne segue un’altra, come quella che qualcuno avanza e che or ora vi riportiamo: in paese, ultimamente, il numero di persone straniere e soprattutto provenienti dall’est, pare che sia aumentato notevolmente, alcuni cittadini, anche se si tratta di una minoranza, credono che siano loro a rubare “per vivere”. Fatto sta che il tempo passa, le notizie di furti in paese sono sempre di più e nessuno si cimenta nell’impresa di acciuffare i delinquenti. Alcune persone anziane, intervistate dal giornaledelcilento.it, rispondono con paura ma, allo stesso tempo esprimono tanta rabbia:”Io vivo da sola – dice un’anziana donna – e tutte le notti sono in pensiero, non dormo mai tranquilla. Mia figlia vive da anni in un paesino alle porte di Roma, lì le Forze dell’ordine sono sempre presenti, hanno sventato diverse volte vari furti, ed ora pare che la situazione si sia calmata”. L’anziana donna ha infatti ripetuto ciò che da mesi si chiedono i cittadini di Marina: dove sono i carabinieri e i vigili urbani? E’ raro vederli sorvegliare il paese durante la notte.

Il giornaledelcilento.it ha continuato il suo giro di interviste e ha chiesto ad un ex metronotte di aiutarci a fare luce sui fatti che stanno accadendo di recente sulla base della propria esperienza passata:”Ho smesso di fare il metronotte 25 anni fa, sorvegliavo un bacino ampio, che comprendeva due comuni, quello di Centola e quello di Camerota. I giorni più faticosi, ricordo che erano quelli di brutto tempo, infatti i ladri aspettano la pioggia per mettere a segno colpi in paese. La pioggia con i suoi rumori copre quelli dello scassinatore, che può “lavorare” in tranquillità. Il mio era un lavoro brutto, ho ricevuto persino minacce di morte, ma io continuavo e devo dire la verità ho sventato diversi furti e mi sono guadagnato la stima delle persone del paese, che mi vedevano come un loro “protettore”. Ora in paese ho letto alcuni annunci di persone che fanno vigilanza notturna in cambio logicamente di soldi, una cifra che si aggira attorno ai 200 euro mensili, ma una persona non basta per vigilare un paese come questo, che negli anni si è esteso, ed ora le cose sono cambiate rispetto a 25 anni fa. Comunque ricordo bene che la zona più frequentata dai delinquenti era Monte di Luna, forse perché era abbastanzalontana dal centro abitato e le ville sono distanti l’una dall’altra”.

Proprio in zona Monte di Luna, venerdì sera i ladri hanno tentato di introdursi in un’abitazione. I proprietari, che attualmente risiedono a Salerno, sono tornati per il week end e, mentre la donna in compagnia della madre anziana era in casa, ha sentito forti rumori. Ecco le sue dichiarazioni al giornaledelcilento.it:”Ero con mia madre in salotto, quando ad un tratto abbiamo sentito forti rumori e il cane abbaiare, i ladri stavano tentando di scavalcare la rete di recinsione per introdursi nella villa. Ho preso subito mia madre e un oggetto per difendermi e mi sono barricata in camera da letto. Avevo tanta paura, ma per fortuna i delinquenti si sono accorti che la casa era abitata e hanno pensato bene di tornare indietro. Dobbiamo abituarci all’idea che non siamo più liberi, da oggi in avanti bisogna guardarsi intorno e ad esserti sincero comincio a togliere le chiavi dalla macchina e a mettere l’allarme ogni qual volta la parcheggio, cosa che prima non facevo, perché Marina è stato sempre un paese tranquillo e mi fidavo delle persone che incontravo tutti i giorni”. La donna, come già ribadito all’inizio, non è l’unica persona vittima di questi scassinatori, è dalla fine di settembre che in paese, abitazioni e locali commerciali, vengono derubati.

In ordine di tempo ecco i casi più eclatanti di furti avvenuti in questo periodo: un noto lido, che si affaccia sulla spiaggia “delle barche” ha subito danni per circa 10mila euro, i ladri hanno portato via un televisore 52 pollici, un sistema gestionale per la contabilità e numerose casse di bibite e superalcolici. Giusto una settimana prima, i bar situati sul lungomare Trieste hanno visto scomparire, in pochi secondi, le mance dal bancone. Cinque bar derubati nello stesso modo e nella stessa mattinata, alcune persone sconosciute hanno portato via il bicchiere che contiene le mance dal bancone principale, vicino il registratore di cassa. Nessuno delle persone che lavoravano quella mattina nei bar derubati ha visto l’autore del furto. Più recenti invece sono i furti di slot-machine, nel giro di una settimana hanno derubato due bar portandosi via, 3 slot-machine. Nella prima occasione il proprietario non ha più trovato la slot-machine, invece il proprietario, vittima del secondo furto, ha ritrovato le slot che però erano state scassinate e quindi all’interno erano scomparsi i soldi. Una domanda però è sorta a più persone: come mai i ladri una volta entrati nei bar hanno mirato solo le slot-machine e non hanno rubato altro? Infatti ciò è parso strano a molti, ma il mistero non è stato ancora risolto. Alcuni furti avvenuti in campeggi, sottoscale di abitazioni e frutterie hanno un fattore che li accomuna: il cibo. Di recente persone non identificate si sono introdotte all’interno di un campeggio e hanno portato via beni alimentari di vario genere e casse di bevande. E’ di un mese invece la notizia della strana sparizione di una cassa di olive, una di pelati e 5 litri di olio da un sottoscala di una abitazione. Più strano ancora è il furto di una cassa di limoni in una frutteria di via Bolivar, dove però hanno rubato anche due registratori di cassa contenenti circa 120 euro in contanti.

Infine ecco l’appello degli intervistati:"Ci rivolgiamo a chi può risolvere questo grande problema che si è venuto a creare, siamo stanchi di vivere con il terrore di essere derubati, vogliamo dormire tranquilli e speriamo davvero che qualcuno ci aiuti a ritrovare la libertà e la serenità, che ahimè non abbiamo più!".

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