Futani, il cinipide minaccia i castagneti: sopralluogo di esperti sul territorio

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Futani, il cinipide minaccia i castagneti: sopralluogo di esperti sul territorio

La produzione castanicola a Futani, piccolo centro del Salernitano, messa a rischio dal ritorno del cinipide. A lanciare l’allarme è stato nei giorni scorsi il sindaco Dario Trivelli che si è fatto portavoce delle istanze dei produttori locali, scrivendo a Regione e Parco per chiedere un intervento tempestivo. E, ieri mattina di buon’ora, sono arrivati nel piccolo centro cilentano per un sopralluogo nei castagneti il responsabile del Servizio Fitosanitario della Regione Campania, il dottore Raffaele Griffo, e una squadra di ricercatori del Cnr di Portici, guidata dal dottor Umberto Bernardo.

«La produzione Castanicola rappresenta il fulcro dell’economia locale, l’economia intorno a cui ruota gran parte delle potenzialità di sviluppo del nostro territorio e ci troviamo in un momento al cospetto di una piaga fitosanitaria che pensavamo di esserci lasciati alle spalle e che invece sembra ritornata con prepotenza e con aggressività» ha commentato al termine dell’incontro il sindaco Dario Trivelli.

«L’obiettivo del sopralluogo – ha concluso il sindaco – è quello di capire effettivamente cosa sta succedendo e come poter intervenire. Ringrazio personalmente l’assessore Caputo per essersi mosso e per averci inviato degli esperti sul territorio in modo tale da avere già le prime risposte e le prime indicazioni sia sulla sull’effettiva pericolosità della recrudescenza dell’emergenza fitosanitaria sia delle possibili iniziative da mettere in campo per arginare il fenomeno».

«Siamo venuti per fare un primo rilievo per cercare di capire qual è l’entità del fenomeno, per fare questo abbiamo preso dei campioni che valuteremo in laboratorio per vedere se c’è il parassitoide e per cercare di capire quale potrebbe essere il problema che potrebbe permettere un maggiore sviluppo del diocosmus. – ha evidenziato il ricercatore del Cnr di Portici, Umberto Bernardo – Diciamo però che una cosa importante è che comunque essendo un controllo biologico c’è comunque una sorta di equilibrio dinamico tra le due specie per cui ci possono essere degli anni in cui c’è una maggiore presenza di cinipide e successivamente invece il torymus riesce a fare bene il suo lavoro e a mantenere più sotto controllo la specie dannosa».

Intanto, resta forte la preoccupazione tra i produttori della zona che confluiscono nella locale cooperativa Sant’Anna guidata dal presidente Marco Sagaria: «Siamo abbastanza preoccupati perché le castagne rappresentano una parte importante dell’economia locale, per cui venendo meno la produzione soffriamo un po’ tutti. Ci dovremmo salvare per quest’anno, però penso che la prossima sarà dura».

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