Il Cilento piange Pasquale Mazzarella: a Montecorice ideò un parco per animali

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Il Cilento piange Pasquale Mazzarella: a Montecorice ideò un parco per animali

Il Cilento piange Pasquale Mazzarella, scomparso all’età di 82 anni, a causa di un male contro cui combatteva da tempo. Grande appassionato di animali, aveva creato a Montecorice un parco tematico, ospitando numerosi animali, tra cui anche una tigre, ribattezzata Benjamin.

Il dolore

La notizia della morte ha rattristato l’intera comunità cilentana di Montecorice, dove ormai don Pasquale (nella foto al centro, con la maglia bianca), così tutti lo chiamavano, aveva deciso di trascorrere la sua vita. Tantissimi, infatti, sono stati i messaggi di cordoglio per la famiglia dell’82enne.

La sua storia 

Era il secondogenito di Autari, sindaco di San Mauro Cilento dal 1948 al 1970, e di Nicolina Piccirilli, (discendente dei marchesi di S. Mauro Cilento nel 1700), con abitazione familiare nello storico palazzo di piazza S. Nicola. Per quarant’anni è stato un funzionario competente ed integerrimo della Tirrenia di Napoli, dove si è occupato di organizzazione e gestione dei trasporti marittimi.

La passione per gli animali, che ha portato con sé da sempre, è stato un aspetto determinante della sua vita. Già da giovane aveva trasformato una Fiat 500 in ambulanza/pronto soccorso per gatti e per cani da raccogliere per le strade di Napoli e curare, affidandoli, poi, a famiglie di buona volontà.

Il ricordo

A ricordarlo con affetto è Osvaldo Marroco che scrive: «Allo zoo della città era di casa tanto che si farà affidare un tigrotto con un problema agli occhi a cui dà il nome di Benjamin. È da qui, dopo il pensionamento, che gli balena l’idea di creare un parco per animali, intitolato proprio a Benjamin, che costruirà su suo terreno all’Arena di Case del Conte (Montecorice): per anni è stato loro “custode” e “amico” ospitandone tantissimi in quel luogo, regolarmente autorizzato e aperto gratuitamente ai visitatori, soprattutto bambini. Di profonda fede religiosa e mariana, testimoniata dalla mamma che gliel’aveva trasferita, sarà un fervente estimatore del Rosario, come modello di preghiera semplice, diretta, efficace, decisiva».

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