Inferno di fuoco nel Cilento: notte di paura tra Pisciotta e Ascea, chiusa la strada in località Rizzico

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Inferno di fuoco nel Cilento: notte di paura tra Pisciotta e Ascea, chiusa la strada in località Rizzico

Una lunga notte di terrore ha sconvolto il cuore del Parco Nazionale del Cilento. Un vasto incendio si è sviluppato nella tarda serata di ieri tra i territori di Pisciotta e Ascea, in località Rizzico, costringendo alla chiusura della strada provinciale che collega i due centri. Le fiamme, spinte dal vento e alimentate dalla vegetazione secca, hanno divorato decine di ettari di macchia mediterranea in poche ore, illuminando la costa cilentana con bagliori sinistri.

Le immagini giunte dal posto sono impressionanti: un fronte di fuoco esteso, lingue alte di fiamme, fumo denso e acre che ha reso l’aria irrespirabile. La zona è stata rapidamente isolata per motivi di sicurezza. Nonostante la gravità dell’evento, fortunatamente non si registrano feriti né danni ad abitazioni. Il rogo, infatti, ha interessato aree boschive, ma non ha raggiunto i centri abitati.

I vigili del fuoco, impossibilitati a intervenire durante la notte per via dell’oscurità e dell’orografia complessa del territorio, hanno potuto iniziare le operazioni di spegnimento solo all’alba. Le squadre, giunte da Vallo della Lucania e da altri distaccamenti, sono entrate in azione alle prime luci del giorno con mezzi a terra e supporto aereo, in un’area già tristemente nota per il rischio incendi.

Otto ore di paura, durante le quali i soccorritori hanno presidiato la zona per evitare che il fuoco raggiungesse abitazioni o infrastrutture. Sul posto anche volontari della Protezione Civile, forze dell’ordine e tecnici del Parco Nazionale.

Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento. Non si esclude l’origine dolosa, come purtroppo già accaduto in passato in questo angolo prezioso del Cilento, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. A rischio non solo il paesaggio, ma un intero ecosistema.

«Serve maggiore prevenzione, servono controlli più serrati. Non possiamo restare inermi di fronte a simili scempi», il commento a caldo di alcuni residenti, scesi in strada nella notte con occhi pieni di paura e rabbia.

Il bilancio è grave: ettari e ettari di vegetazione persi, danni incalcolabili alla biodiversità, uno sfregio a un territorio che vive di natura, turismo e bellezza. E l’estate è appena cominciata.

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