‘La Resistenza salernitana’: il libro di Ubaldo Baldi restituisce volto e voce ai protagonisti

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‘La Resistenza salernitana’: il libro di Ubaldo Baldi restituisce volto e voce ai protagonisti

A ottant’anni dalla Liberazione dal nazifascismo, la memoria della Resistenza si fa parola scritta e voce collettiva grazie al volume “La Resistenza salernitana. Numeri, memoria, storie”, a cura di Ubaldo Baldi, pubblicato da D’Amato Editore nella collana Orsa Maggiore (aprile 2025). Un’opera che si inserisce nel solco della ricerca storica e civile, con l’obiettivo di restituire dignità, volti e contorni a quella moltitudine silenziosa di uomini e donne che contribuirono alla liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista.

Il libro verrà presentato martedì 27 maggio alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale “Attilio Valerio Conforti” di Serre, nel contesto delle celebrazioni promosse dall’ANPI – Comitato Provinciale di Salerno per l’80° anniversario della Liberazione. Alla serata interverranno Giuseppe Galzerano, Vito Eliseo, Ubaldo Baldi, con la moderazione dell’assessora Marta Pizzarelli. Saranno ricordati i caduti partigiani Eduardo Cucci e Alfonso Passannanti, mentre il sindaco Antonio Opramolla consegnerà la Medaglia d’Onore al nipote di un civile deportato.

Un’opera che scava nella storia taciuta

“La Resistenza salernitana” non si limita a tratteggiare eventi bellici o dinamiche politiche, ma si concentra su una narrazione corale e documentata del contributo dei salernitani al Movimento di Liberazione nazionale tra il 1943 e il 1945. Un lavoro attento e rigoroso che, come scrive il curatore, si fonda su “un’ostinata ricerca di una visione ampia del complesso fenomeno resistenziale”, a partire da fonti archivistiche dell’ANPI di Salerno, ma anche da archivi digitalizzati, testimonianze dirette, fonti bibliografiche e segnalazioni familiari.

Il volume non si ferma ai fatti legati al fronte e agli scontri bellici che hanno interessato il territorio salernitano – come la risalita degli Alleati dopo lo sbarco e le stragi naziste nel nord della Campania – ma mette in luce soprattutto il ruolo attivo di tanti giovani salernitani divenuti partigiani, internati militari italiani (IMI), deportati o resistenti in vari luoghi d’Italia e anche all’estero.

Sinossi L’ostinata ricerca di una visione ampia del complesso fenomeno resistenziale, sostanziato nel
Movimento di Liberazione nazionale, a ottant’anni dalla Liberazione dal nazifascismo, ha
comportato anche lo studio e la narrazione della partecipazione e ruolo che hanno assunto tanti
salernitani in quei due anni cruciali della storia d’Italia, 1943-1945. Uno sguardo attento non solo ai fenomeni che fecero da corollario alla risalita del fronte dallo sbarco alleato a Salerno, fino all’attestarsi dei tedeschi lungo la Linea Gustav, pur importanti e significativi di una partecipazione concreta anche a livello locale – basti l’esempio di Scafati e dei suoi caduti o della “guerra ai civili” con le stragi naziste nel nord della Campania – ma soprattutto il grande contributo alla lotta di liberazione di tanti giovani salernitani in Italia e all’estero, come partigiani, IMI, deportati o comunque “resistenti”.

Una ricerca che ha avuto una base archivistica “interna”, cioè dei fascicoli dell’Archivio storico
dell’ANPI di Salerno, ma che si è avvalsa della consultazione di altri archivi oggi disponibili on line,
come anche le tante segnalazioni personali, testimonianze o la consultazione di numerose fonti
bibliografiche. Una ricerca sostanziata in una “memoria” ritrovata dopo lunghi periodi di oblio più o meno voluto, consistente non solo in dati numerici, elenchi, tabelle, ma renderli capaci di comporre un quadro
che nel suo complesso – specie per i tanti caduti- tenta di ridare un’anima e spesso anche un volto a
quelle storie che sembrano finalmente parlarci.

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