In riferimento all’articolo sul latte

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In riferimento all’articolo sul latte

Abbiamo fatto ulteriori indagini sulla questione latte UHT e siamo giunti a conclusione che la mail inviataci da un nostro abituale lettore non era altro che una bufala che gira in rete già da un pò di tempo. Ci scusiamo con i lettori per aver diffuso una falsa notizia, ma di sicuro lo abbiamo fatto in buona fede. Di seguito riportiamo una serie di interventi fatti da esperti e che sono pubblicati sul sito della Codacons Piemonte, certi che il parere di persone esperte sia tranquillizzante per i consumatori.

                                                                       Tratto da codacons.piemonte.it

Abbiamo chiesto ad un esperto, il dr. Avanzi della Centrale del Latte di Torino, di aiutarci a fare luce su tale notizia,  per verificarne il fondamento e per capire quali iniziative intraprendere per la tutela del consumatore.
Fortunatamente le informazioni ricevute sono tranquillizzanti:
“la pastorizzazione del latte scaduto, con relativa conta numerica sul fondo del cartone è notizia assolutamente falsa e l’ e-mail tende a creare ingiustificati allarmismi con finalità che ignoriamo.
La pastorizzazione del latte scaduto è un atto illecito e nessun produttore di  latte è autorizzato a tale pratica. Il numero stampato sul fondo della confezione del latte ( il Tetrapak ) non è altro che il numero della bobina che ha stampato la medesima.”
 
Dalla Codacons ci fanno pervenire anche una mail del responsabile Qualità.
 

Pubblichiamo l’ e-mail del Dr. Denis Avanzi, Responsabile Qualità e R&S, che ringraziamo per la precisa e tempestiva risposta:

 

“Buon giorno,

la presente per precisare che la mail a cui fa riferimento è assolutamente falsa.

E’ possibile che i contenitori del latte riportino dei numeri sul fondo del pacchetto. Il significato di questi numeri può variare a seconda della tipologia del prodotto e dell’azienda produttrice, ma in ogni caso sono impiegati per favorire o garantire la rintracciabilità del prodotto o dei contenitori utilizzati.

Due esempi per meglio comprendere il fenomeno:

– nel caso del latte fresco pastorizzato il numero stampigliato sul fondo si riferisce al dosatore della macchina di confezionamento (ogni macchina ha 4 dosatori, quindi è normale trovarne uno di questi). Se un consumatore dovesse segnalare un’anomalia, mediante questo numero si risale al dosatore utilizzato per riempire il pacchetto. Per quanto riguarda il numero delle pastorizzazioni la normativa in vigore è molto chiara: si può commercializzare solo latte fresco pastorizzato che abbia subito un unico trattamento termico, a partire dal latte crudo.

– nel caso del latte UHT (a lunga conservazione), a cui la foto della mail si riferisce, il numero, se è presente (e non è scontato che lo sia) viene impresso dalla cartiera della Tetra Pak (azienda che fornisce i contenitori).
Anche in questo caso è utile per garantire la rintracciabilità dei contenitori. Infatti il numero (da 1 a 5) si riferisce al taglio della bobina originaria (ogni bobina viene tagliata in 5 strisce).

A completamento del secondo esempio le allego la spiegazione ufficiale di Tetra Pak

Il link diretto é: www.tetrapak.it

Cordiali saluti

dr. Denis Avanzi
Responsabile Qualità e R&S
Centrale del Latte di Torino & C SpA”

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