L’editore cilentano Galzerano alla Fiera del libro di Francoforte
| di Marianna ValloneCon sette titoli pubblicati nel corso negli ultimi due anni la Galzerano Editore di Casalvelino Scalo è presente alla settantaseiesima edizione della Buchmesse, l’importante fiera mondiale del libro che è in corso di svolgimento a Francoforte. Sono libri sul Cilento, sull’emigrazione e sull’anarchia esposti nello stand di LibroCo Italia curato da Donatella Nazzi (Hall 3.1 J107).
I libri sul Cilento sono due: Giuseppe Galzerano in Castelnuovo Cilento. Feudalità potere e miseria scava nella sconosciuta microstoria del suo piccolo paese per raccontare e documentare le lotte dei contadini dal 1728 alla prima guerra mondiale per il riconoscimento degli usi civici negati e le prepotenze di una famiglia per impadronirsi del demanio pubblico.
Mariella Marchetti, nel monologo Alessandrina. Bella e indomita eroina tragica del Cilento, parla di Alessandrina Tambasco, che con la sua famiglia nel 1828 aderì alla rivolta del Cilento. Insieme alle sorelle e alla madre cucì le coccarde bianche indossate dai rivoltosi che si riunirono in un terreno di sua proprietà. Il fratello fu fucilato, il marito morirà in carcere di stenti, la madre e le sorelle arrestate e Alessandrina condannata a dieci anni di ferri, che sconterà fino all’ultimo giorno. Attraverso il racconto della sua vita,Alessandrina parla ancora oggi alle donne del Cilento e del mondo.
Giuseppe Galzerano in Gli antifascisti di Castelnuovo di Conza documenta la vita, le persecuzione, l’esilio e il confino subito da sei coraggiosi cittadini di un piccolo paese del salernitano che dissero No! al fascismo e in Italia e all’estero sfidarono Benito Mussolini. Donato Conte dagli Stati Uniti ha una corrispondenza con Benedetto Croce e nelle sue lettere parla di libertà e di giustizia mentre Temistocle Ricciulli è un medico del movimento Giustizia e Libertà di Parigi che nel 1936 è volontario in Spagna per curare i volontari feriti accorsi da tutto il mondo per sostenere gli spagnoli insorti contro la dittatura di Francisco Franco.
Anche in un altro volume Giuseppe Galzerano parla della Spagna antifranchista e il libro su Salvatore Moscato documenta la vita di timoniere anarchico calabrese, che nel 1936 porta le armi alpopolo spagnolo insorto contro il franchismo. Arrestato e confinato a Ventotene conobbe e divenne amico di Sandro Pertini e di altri antifascisti. Quando fu liberato si stabilì nel Cilento ed è stato in corrispondenza con Pertini.
Giuseppe Lubrano, nato nel 1909 a Napoli, nel diario Odissea di una famiglia perbene (1940-45)racconta le sofferenze e le peripezie subite dalla sua famiglia e dal popolo italiano durante la seconda guerra mondiale.
Fabrizio Giulietti si occupa del contributo dellastampa e dei giornalisti anarchici. Nel saggio sulla prestigiosa rivista anarchica «Pensiero e Volontà», pubblicata a Roma da Errico Malatesta, ricostruisce la vita e l’esperienza di una delle ultime voci di libertà soppressa nel 1926 con le leggi speciali del regime fascista. Nel volume sulla rivista anarchica «Volontà» sono presenti le tematiche discusse in età repubblicana dai giornalisti anarchici.
Storie particolari e coinvolgenti che appartengono all’Italia ribelle e combattente che Galzerano propone per la traduzione in altre lingue.
«I nostri libri all’edizione della Fiera del Libro di Francoforte – dice Galzerano – parlano ai cittadini del mondo di libertà, giustizia, pace, fraternità e dignità, che sono da sempre bisogni e valori insopprimibili dell’umanità e temi attuali del nostro tempo e della nostra vita».
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