Lupo ucciso, vicino un biglietto: «Il prossimo sarai tu…amante di…». Inquirenti: «Intimidazione o pista passionale»

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Lupo ucciso, vicino un biglietto: «Il prossimo sarai tu…amante di…». Inquirenti: «Intimidazione o pista passionale»

La carcassa di un lupo è stata scoperta per caso ieri mattina dalla polizia locale in piazza ‘Ventiquattro Maggio’ a Sanza. L’esemplare, secondo gli inquirenti, sarebbe stato ucciso e posizionato di notte ai piedi della statua del Cervo, simbolo della cittadina del Vallo di Diano, da un bracconiere «infastidito» dalla presenza nei boschi degli agenti del corpo Forestale dello Stato. La caccia è vietata in molte zone del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e le giubbe verdi non danno tregua ai cacciatori di frodo. Ad avvalorare questa tesi, è il rinvenimento di un biglietto, posizionato vicino l’animale privo di vita. «Il prossimo sarai tu (nome e cognome) amante di (nome e cognome)». La scritta nera campeggia sul messaggio dove spicca il nominativo di un agente della Forestale.

Dal comando di Sanza
Su entrambi i nomi apparsi, vige il più stretto riserbo e dagli uffici della stazione della Forestale di Sanza, non trapela quasi nulla. «Possiamo dire solo che abbiamo avviato le indagini a trecentosessanta gradi per cercare di riconoscere e acciuffare i colpevoli di questo ignobile gesto – fanno sapere al centralino -. Logicamente sul lavoro e sui dettagli al vaglio degli inquirenti non possiamo svelare nulla. L’animale è stato ritrovato questa mattina (ieri per chi legge, ndr.) dalla polizia locale di Sanza – confermano i Forestali – sono stati loro per primi ad avvisarci dell’accaduto e del messaggio che era posizionato vicino alla carcassa. Al momento, però, – precisano dal comando – non si sa se il lupo è morto con dei colpi di arma da fuoco o è stato dapprima catturato con una trappola nei boschi circostanti e poi ucciso, questo lo stabilirà il medico veterinario e i dettagli saranno noti nei prossimi giorni».

Le indagini
Sul caso indagano anche i carabinieri della locale stazione e quelli della compagnia di Sapri agli ordini del capitano Emanuele Tamorri. Gli investigatori non escludono nemmeno la pista passionale, anche se i cittadini sostengono che il riferimento all’amante contenuto nel cartello, abbia più che altro come scopo quello di gettare fango sul Forestale minacciato. Intanto gli animalisti sono sul piede di guerra. Il lupo è un animale molto protetto da una particolare legge nazionale e, questa norma, nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, assume ancora più valore visto che l’area è patrimonio dell’umanità e dell’Unesco. La specie del lupo non è stata ancora resa nota. Il caso è arrivato già sulle scrivanie dell’ente nazionale protezione animali. «Terribile, non aggiungiamo altro», hanno commentato dalla sede dell’Enpa, una delle associazioni a salvaguardia degli animali più grande d’Italia.

Il commento del sindaco
«Non ho visto direttamente con i miei occhi la minaccia indirizzata al corpo Forestale dello Stato e non ho avuto modo di parlare con gli inquirenti – dice, invece, il sindaco di Sanza Francesco De Mieri – E’ palese che se la notizia dovesse risultare veritiera, si tratterebbe di un atto scellerato e gravissimo che non offende soltanto il corpo Forestale dello Stato, ma bensì tutta la cittadinanza. Sono convinto – aggiunge il primo cittadino – che le autorità preposte faranno presto piena luce sulla vicenda». Non sono mancati sconcerto e preoccupazione da parte dei cittadini, nel paese ai piedi del monte Cervati, che ieri mattina, appena appresa la notizia, hanno raggiunto la piazza per vedere da vicino l’animale ormai privo di vita e il biglietto lasciato al Forestale, che però era già sparito sequestrato dagli inquirenti.

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