Mario Grambone, l’ultimo bottaio del Cilento

| di
Mario Grambone, l’ultimo bottaio del Cilento

di Luigi Martino

Mario Grambone è nato il 23 dicembre di 70 anni fa. Da quel giorno si nutre della lentezza di questo posto; da 65 anni, invece, balla attorno alle botti. La sua danza non ha segreti particolari, è fatta di movimenti ritmici, di abitudini, di legno al sole e di fatica. E’ l’ultimo vuttaro del Cilento. Dopo di lui il vuoto e un mestiere che, almeno qui, si estingue. Le sue giornate sono intrise di passione.

Nelle sue mani i suggerimenti antichi del nonno e poi del papà. Erano bottai anche loro, come il fratello. Ora i loro volti sono in fila, scolpiti nelle fotografie affisse alle pareti della bottega. Guardano Mario e lo proteggono. Lui colleziona le tracce del silenzio delle colline di Sessa Cilento. Vive tra i castagni e beve vino rosso.

Si è capito, oggi compie gli anni. Questo è il nostro regalo.

Le altre storie:

Nonna Trisina e gli scauratielli di Natale
• La storia del vecchio borgo abbandonato di San Severino di Centola
Il racconto dell’antica pizza Cilentana: l’Ammaccata
Piano Vetrale, il paese dei murales dove nacque Paolo De Matteis
Mastro Peppo, la storia dell’ultimo cestaio di Omignano
Saverio Scanniello, maestro della radica d’ulivo del Cilento

Consigliati per te

©Riproduzione riservata