Meeting del Mare, Sapri tra le località. Del Medico: «Don Gianni sa che può contare su di noi»

«La ventesima edizione del Meeting sarà itinerante e si terrà in due, forse tre, località marine, Sapri c’è sicuramente». Con queste parole, don Gianni Citro, fa trasparire un po’ di luce sul caso del Meeting del mare dopo il buio totale in cui si era ritrovato oggi in seguito alla notizia, rilasciata sulla pagina ufficiale, che l‘evento dopo 20 anni lascia Camerota. Tra queste misteriose località don Gianni batte il pugno su Sapri. «La collaborazione del Meeting con il nostro comune è stata sempre viva e costante – afferma il primo cittadino di Sapri, Giuseppe Del Medico, raggiunto dal Giornale del Cilento -, anche senza averne mai avuto la presenza. Don Gianni sa che sulla nostra amministrazione può contare, abbiamo sempre apprezzato la natura dell’evento e il lavoro svolto da Don Gianni e i suoi ragazzi». Del Medico condivide così la scelta di don Gianni senza alcuna opposizione, anzi tende molto ad evidenziare l’ottimo rapporto che si è creato negli anni grazie al Meeting.

Sindaco Romano: «Il Meeting del Mare è del comune di Camerota, nessuna inadempienza»

«Non ci sottrarremo – continua Del Medico – casomai Sapri dovesse essere una scelta presa dall’organizzazione. Ci fa piacere che possa essere presa in considerazione sotto questo punto di vista, anche se ad oggi nulla di ufficiale. D’altronde come si fa a non essere d’accordo con un evento della portata del meeting, per la sua portata di contenuti e messaggi educativi. Un’interfaccia con il mondo giovanile che solo don Gianni è riuscito a creare attraverso il Meeting. Il Meeting – prosegue Del Medico –  è infatti un esempio per l’intera Italia, non solo per la Campania. È modello di dialogo tra culture diverse e problematiche attuali. La sua importanza va aldilà della risalita economica che può dare al paese in cui si svolge. È anche questo un aspetto importante ma ospitare una tappa dell’evento è motivo di orgoglio per i valori che riesce a trasferire. Il Meeting – precisa il sindaco – è una creatura di don Gianni, sono loro a prendere delle decisioni che non sono di certo fondate sul nulla. Se hanno deciso così per la ventesima edizione avranno le loro motivazioni. Non è una questione di rompere una tradizione, anzi, dovremmo abituarci a non vedere le cose sempre allo stesso modo e con la stessa struttura. Se questa decisione fa parte di un progetto di maggiore coinvolgimento del territorio allora ben venga. Io dico – aggiunge in conclusione il sindaco di Sapri  – che certe volte la politica e le istituzioni pensano di poter invadere anche dei determinati ambiti che non gli appartengono».

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