‘Musica & Parole’: a Paestum ‘La Nuova Orchestra Italiana’ fondata da Arbore

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‘Musica & Parole’: a Paestum ‘La Nuova Orchestra Italiana’ fondata da Arbore

I Templi di Paestum saranno la scenografia entro la quale ‘La Nuova Orchestra Italiana’, fondata da Renzo Arbore, aprirà la rassegna ‘Musica & Parole 2022’. L’evento, che si terrà venerdì 22 luglio, preannuncia due ore di spettacolo e una scaletta musicale formata dai classici dell’Orchestra, “Voce ‘e notte”“Torna a Surriento”“Era de Maggio”“’O paese d’ ‘o sole”, senza dimenticare tutti i loro grandi successi, come “Luna rossa”“Come facette mammeta”“O sarracino”, che li hanno portati per trent’anni sui palchi di tutto il mondo. Poi ancora brani “Cocorito”“Aumm aumm”“Terùn Terùn”, in cui l’intera Orchestra trascina, da sempre, il pubblico con la propria originale e caratteristica verve. Non mancheranno “Pigliate ‘na pastiglia” e “Maruzzella” e tante altre sorprese, capolavori che li hanno portati per trent’anni sui palchi di tutto il mondo.

Dopo 30 anni di successi il gruppo prosegue con un nuovo nome, N.O.I. La Nuova Orchestra Italiana. «Renzo Arbore ha deciso di prendersi una pausa ma con il suo benestare e questo nuovo nome, ci lascia la sua eredità. Magari farà delle incursioni più in là. Lui è il nostro faro, sarà sempre presente», racconta Massimo Volpe, tra i fondatori dell’orchestra stabile più longeva della storia della musica. «E’ nata dall’entusiasmo di Renzo, è un’idea sua che ha condiviso con me fin dal primo momento, e con gli altri componenti storici dell’orchestra. Un grande patrimonio che abbiamo portato in giro per il mondo».

Il gruppo è formato da 14 musicisti. La formazione è quella originale e storica che ha creato Renzo Arbore 30 anni fa. L’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano, i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato, Massimo Volpe alla direzione orchestrale, al pianoforte e voce, le chitarre e le voci di Michele Montefusco, Marco Manusso e Nicola Cantatore, le percussioni e la voce di Peppe Sannino, la batteria e la voce di Roberto Ciscognetti, il basso e la voce di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti e festosi mandolini e voci di Raffaele La Ragione, Salvatore Esposito, Salvatore della Vecchia.

Indimenticabile, per Volpe, l’esordio. «Fu a Napoli, al teatro Augusteo. In tv, invece, nel 1992 nella trasmissione Rai “Napoli internazionale” con collegamenti da Buenos Aires con Ornella Vanoni e Massimo Ranieri da New York. Nello studio a Napoli oltre a tutti noi, c’era Roberto Murolo, Sergio Bruni, Gragnaniello, Mia Martini, Peppino di Capri. Lo ricordo con gioia», aggiunge Volpe. Così come «l’esordio a New York, al Radio City Music Hall, è stato indimenticabile. – dice – Incontrammo Pavarotti davanti al suo albergo a Central Park, salì sul pullman con noi. Un’emozione incredibile».

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