Nuova Pac, taglio al bilancio agricolo: risorse giù da 386 a 302 miliardi
| di Redazione
Si allarga il fronte dei Paesi contrari alla proposta della Commissione europea sulla nuova Politica agricola comune (Pac) per il periodo 2028-2034. A dividere governi e istituzioni comunitarie sono soprattutto i tagli al bilancio agricolo: da 386 a 302 miliardi di euro, pari a un terzo dell’intero bilancio Ue, con la prospettiva che il divario venga colmato attraverso risorse nazionali.
Nel prossimo settennato, le risorse destinate alla Pac subirebbero una forte riduzione. Il nuovo quadro prevede sostegni al reddito e strumenti di gestione delle crisi, ma con un budget decisamente inferiore.
La Pac verrebbe inoltre accorpata in un contenitore più ampio, insieme ad altri programmi, e gestita attraverso piani nazionali e regionali: un’impostazione che, se da un lato aumenterebbe la flessibilità, dall’altro mette in discussione la natura realmente comune della politica agricola.
Quanto al settore della pesca, la soglia minima prevista è di circa 2 miliardi di euro, con la possibilità per i singoli Stati di integrare con fondi propri. Troppo poco, secondo Roma: «La proposta è debole sia sul piano politico che su quello finanziario», ha ribadito Lollobrigida.
L’affondo più duro è arrivato dall’Italia. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha parlato senza mezzi termini di una svolta pericolosa: «Al momento la proposta è condivisa solo dalla Commissione. Così si buttano a mare 60 anni di politica agricola comune», ha dichiarato, sottolineando i rischi per la futura sovranità alimentare europea.
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