Permessi di soggiorno a 10 mila euro, 13 nei guai: c’è anche un cilentano

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Permessi di soggiorno a 10 mila euro, 13 nei guai: c’è anche un cilentano

Rapporti di lavoro fittizi, per far ottenere a lavoratori italiani indennità dall’Inps e ai lavoratori stranieri il permesso di soggiorno. La guardia di Finanza di Ottaviano, in provincia di Napoli, ha eseguito questa mattina 13 misure cautelari (7 arresti domiciliari e 6 obblighi di presentazione) nei confronti di persone appartenenti a due strutture criminali radicate nel Napoletano, delle quali fanno parte anche un commercialista e due consulenti del lavoro. Le fiamme gialle hanno stimato che, complessivamente, sono stati rilasciati, illecitamente, circa 500 permessi di soggiorno ad altrettanti clandestini, ciascuno dei quali ha pagato circa 10mila euro tra compensi spettanti ai consulenti e agli intermediari, e contributi previdenziali e assistenziali, il cui pagamento per legge sarebbe spettato ai datori di lavoro. Il gip del tribunale di Nola ha disposto nei confronti degli indagati un sequestro beni per equivalente, pari a oltre 650 mila euro. 

Ai domiciliari sono finiti Manzo Arcangelo, 48 anni, di Terzigno; Avino Francesco, 47 anni, di Terzigno; Guan Guorong, 62 anni, di Terzigno Giuliano; Lino Ciro, 52 anni, di Terzigno; Mohammad Towhid, 32 anni, di San Giuseppe Vesuviano; Esposito Giorgio Francesco, 71 anni, di San Giuseppe Vesuviano; Esposito Fabio, 43 anni, di San Giuseppe Vesuviano. I destinatari all’obbligo di presentazione sono Nappo Michela, 26 anni, di Terzigno; Boccia Pasquale, 35 anni, di Terzigno; Galasso Martino, 39 anni, di Poggiomarino; Rho Maria, 53 anni, di Cercola; Ambrosio Rosa, 44 anni, di San Giuseppe Vesuviano; Montechiaro Giuseppe, 41 anni, di Capaccio.

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