Pisciotta, Tar ferma i lavori al porto. Sindaco: «Comune non può pagare dazio per beghe di due imprese»

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Pisciotta, Tar ferma i lavori al porto. Sindaco: «Comune non può pagare dazio per  beghe di due imprese»

di Antonio Vuolo

Fermi i lavori al porto di Marina di Pisciotta. Il Tar di Salerno, infatti, ha accolto il ricorso della ditta seconda classificata, C.E.M. Spa, che già in passato aveva eseguito dei lavori nel porto di Pisciotta, contro il Comune di Pisciotta e contro l’impresa aggiudicataria dei lavori, Somes Srl, per l’esecuzione di alcuni interventi finalizzati a superare l’atavica problematica dell’insabbiamento che si verifica nel bacino portuale. Tutto l’iter procedurale si era concluso lo scorso marzo con l’aggiudicazione definitiva dei lavori alla Somes Srl, che sarebbero partiti subito dopo Pasqua. Il pontone dell’impresa era anche già partito dal porto di Gaeta con destinazione Pisciotta. Da qui, il ricorso della C.E.M. Spa al Tar di Salerno che già lo scorso 24 marzo si era pronunciato con un decreto, rinviando ogni decisione alla camera di consiglio del 22 aprile. Ma l’urgenza dei lavori ha fatto sì che il Comune affidasse, sotto riserva di legge, vista il carattere d’urgenza dell’opera, l’avvio delle opere. A questo punto, il Tar, vista la nuova domanda di misure cautelari proposta dalla società seconda classificata e considerate le sopravvenute circostanze, consistenti nell’avvio del cantiere, ha ritenuto “al fine di mantenere la res aduch integra, accogliere la suindicata istanza di misure cautelari monocratiche, con conseguente divieto di inizio dei lavori e di sottoscrizione del contratto”, confermando nel 22 aprile la fissazione per la camera di consiglio. «Il Comune non può pagare dazio per le beghe di due imprese – tuona il primo cittadino, Ettore Liguori – A noi non interessa chi fa i lavori, ma risolvere il problema. I lavori, quindi, per risolvere questo problema ormai insopportabile, devono cominciare entro la fine di aprile, altrimenti c’è il rischio concreto che possano saltare poiché rischiano di non avere più validità temporale le numerose autorizzazioni che bisogna ottenere per eseguire un intervento del genere e che non si ottengono in un solo giorno. E noi, alla luce di un’estate che già si presenta difficilissima per quello che sta accadendo nel nostro Paese e non solo, non possiamo permetterci di perdere tempo».

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