Pisciotta, tragedia dopo discoteca: le ultime ore di vita di Rafael e le indagini degli inquirenti

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Pisciotta, tragedia dopo discoteca: le ultime ore di vita di Rafael e le indagini degli inquirenti

Il sorriso faceva parte del suo volto. I suoi occhi ti mettevano buonumore. Pellare stamattina si sveglia muta. Il paese che giace ai piedi della Civitella non parla ma il suo silenzio rimbomba forte e intristisce il Cilento. Rafael Stifano, 26 anni il prossimo 5 settembre, non c’è più. E’ venuto a mancare all’alba di un lunedì dell’Angelo assurdo, all’esterno della Grotta summer club di Caprioli, frazione di Pisciotta, uno dei locali della movida più noti della provincia di Salerno.

Cosa è successo

Erano da poco passate le sei del mattino. Il dj stava mettendo gli ultimi pezzi, quelli lenti, sempre più blandi, che invitano gli irriducibili a lasciare la pista senza bisogno dell’intervento della sicurezza. E così ha fatto Rafael insieme a due amici. Il ragazzo ha attraversato la pista, ha varcato l’uscita, poi il cancello del parcheggio e infine ha raggiunto la strada regionale ex strada statale 447. In attesa del resto del gruppo, si è concesso una pipì. Si è quindi spostato al lato della carreggiata sud e si è avvicinato al ciglio per urinare (nella foto). All’improvviso, però, è finito giù.

La dinamica

La dinamica è al vaglio degli inquirenti. Non è chiaro se Rafael sia scivolato oppure il terreno sotto i suoi piedi sia franato. Fatto sta che il 25enne ha battuto la testa contro i bordi di una vasca di scolo in cemento oppure contro una pietra ed è morto sul colpo. Escluso il coinvolgimento di altre persone. Si è trattato di un incidente. Rafael è caduto da un’altezza inferiore a tre metri. Per lui non c’è stato nulla da fare. 

I soccorsi e le indagini

Gli amici all’improvviso l’hanno perso di vista, si sono avvicinati al ciglio della strada e l’hanno visto esanime. Sul posto sono intervenuti i sanitari a bordo di un’ambulanza che prestava assistenza al festival Sonora in corso da sabato notte. I medici non hanno potuto far altro che costatare il decesso. Sul posto è giunto il magistrato della Procura della Repubblica del tribunale di Vallo della Lucania e i carabinieri della stazione di Pisciotta. E’ stato aperta un’inchiesta per far luce sull’accaduto. Le forze dell’ordine hanno interrogato i presenti e gli amici. L’esame esterno sul cadavere non lascia spazio a dubbi: Rafael è morto in seguito ad un violento colpo alla testa causato dalla caduta. A confermarlo anche l’esame esterno effettuato dal medico legale Adamo Maiese. Sotto shock i ragazzi che erano andati a ballare con lui e avevano trascorso la serata insieme al 25enne. La salma del 25enne è stata sequestrata, nelle prossime ore sarà disposto l’esame autoptico.

Le ultime ore di vita di Rafael

Rafael era un ragazzo buono, sempre con il sorriso stampato sul volto. Nel giorno di Pasqua aveva trascorso alcune ore in famiglia, poi a sera si era dato appuntamento con gli amici al bar del paese. Un drink in compagnia e poi avevano organizzato le macchine per raggiungere Caprioli. Un viaggio di 40 minuti circa con una tappa intermedia. Rafael seduto avanti, al volante della Panda grigia un’amica e dietro un amico. Avevano raggiunto la rotonda di Palinuro per far salire a bordo un ragazzo di Marina di Camerota. E poi tutti e quattro verso il locale. La notte era passata via tranquilla, tra cocktail e risate. Il suo ricordo, ora, è custodito all’interno di due video ritrovati su Instagram il mattino precedente: Rafael che balla, con gli occhiali da vista, una giacchetta nera e quello spirito di divertirsi in modo sano che lo ha accompagnato per la sua gioventù. All’alba, la tragedia.

Il ricordo degli amici

Rafael aveva vissuto parte della sua infanzia in Venezuela. Moio della Civitella, infatti, ha legami molto forti con il Sudamerica per via di due ondate migratorie massicce avvenute nel corso del ventesimo secolo. Un comune di duemila abitanti dove d’estate si parla più spagnolo che italiano. Il ragazzo aveva studiato nel Colegio Agustiniano Cristo Rey, nel distretto Capital a Caracas. Poi era rientrato in Italia insieme alla famiglia. «Alla nostra Comunità è venuto a mancare Rafael, la simpatia fatta persona, un ragazzo che non doveva morire, nessun ragazzo deve morire. Il sorriso era nato con lui. Ai tanti giovani del borgo rimane il suo esempio di lavoratore e amante della vita, nulla potrà più restituirlo all’abbraccio dei suoi cari ma il suo ricordo renderà più coscienti i suoi tanti amici, che non c’è tempo su questa terra per il tedio e la noia. Ciao Rafael» scrive Francesco R. su Facebook. Perchè sono proprio i social in queste ore a restituire l’identikit di quel ragazzone paffutello sempre allegro, che amava il calcio e le feste. Ora Pellare, mentre gli inquirenti continuano ad indagare sull’accaduto, si prepara a salutare per l’ultima volta Rafael.

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