L’oasi dell’Alento riapre le porte a Pasquetta. Sport e relax tra natura mozzafiato

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L’oasi dell’Alento riapre le porte a Pasquetta. Sport e relax tra natura mozzafiato

È una meraviglia costruita sull’acqua, ai margini del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. L’oasi del fiume Alento, 3mila ettari di natura mozzafiato e area Sic (Sito di importanza comunitaria), riapre al pubblico lunedì 5 aprile, giorno di Pasquetta. In seguito l’accesso sarà consentito tutte le domeniche e i giorni festivi, dalle ore 10 alle 19.
Per la gioia di tutta la famiglia, in questo straordinario scenario a Pasquetta sarà possibile fare passeggiate in mountain bike, escursioni guidate, tiro con l’arco con istruttori, trekking, birdwatching e pic-nic. C’è inoltre un battello che compie il giro del lago e si possono visitare la diga e i cunicoli di ispezione. Per i più piccoli, invece, sono in serbo entusiasmanti spettacoli di magia. Per informazioni: tel. 0974 837003, www.oasialento.it.

Di grande attrazione per le scolaresche di tutta Italia che possono visitarla fino a giugno, l’oasi del fiume Alento si estende per circa 3mila ettari, seguendo il percorso del fiume e dei suoi affluenti. Ha il fascino di un variegato paesaggio, tra macchia mediterranea, praterie, bosco misto di latifoglie e foreste a galleria lungo le sponde del fiume, ma anche zone umide ricoperte di canneti e aree coltivate a olivo, vite, frutteti. In questo paradiso trovano rifugio alcune specie a rischio di estinzione come la lontra, la tartaruga palustre, l’occhione e la ghiandaia marina.
Il bellissimo lago si estende per 4 chilometri, mentre a valle della diga l’acqua alimenta altri 7 laghetti che formano una vasta zona umida di richiamo per gli uccelli acquatici. La si raggiunge attraverso una rete di sentieri che si possono percorrere a piedi, in bici e a cavallo. Capanni per il birdwatching, collocati in prossimità di tutti gli stagni e laghetti, consentono di osservare aironi, folaghe, martin pescatori e anatre tuffatrici che pescano nell’acqua è più profonda.
Per accogliere e ospitare i visitatori, è stata realizzata un’ampia area attrezzata, un parco verde animato da giochi di acqua e fontane, dove trovano posto anche un bar, un’area giochi per i bambini, aree per pic-nic e altri spazi per il tempo libero. Ci sono perfino una suggestiva cappella, un teatro sull’acqua e una foresteria che a breve aprirà per permettere di soggiornare all’interno della diga insieme alla prossima apertura del ristorante all’interno del parco.
La diga, realizzata in località Piano della Rocca a Prignano Cilento, è uno sbarramento in terra alto 43 metri e lungo 600. La profondità dell’invaso va invece da 20 a 45 metri. Oggi rappresenta un polo idrico di importanza strategica per i Comuni circostanti: il maestoso impianto ingloba infatti 30 milioni di metri cubi di acqua che viene utilizzata per scopi irrigui, idropotabili, industriali, idroelettrici.
Questo polo tecnologico e naturalistico è una delle poche opere di ingegneria idraulica in Italia che si occupano di turismo ambientale e sostenibile. Tutto il complesso è stato progettato e realizzato per lo sfruttamento plurimo delle acque, con un complesso di strutture e organismi che fanno sistema e coprono vari settori (produzione acqua, energia, sistemi di telecontrollo e monitoraggio, centro di analisi acque, potabilizzatore e centrali idrolettriche), che lo rende un esempio unico per il Mezzogiorno. Il tutto grazie alla tenacia del suo promotore Franco Chirico.

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