Primario e caposala sotto inchiesta su liste d’attesa, direttore ospedale: «E’ surreale»

Il reparto di cardiologia dell’ospedale di Roccadaspide è finito sotto inchiesta per il presunto reato di peculato da parte del primario Raffaele Rotunno e del caposala Teresa Capuzzolo. Una denuncia fatta da un ex infermiere, Michele Cataneo, riguardo la sospetta gestione delle liste d’attesa e dei presunti favoritismi ha portato il reparto del nosocomio nel mirino della pm Maria Chiara Minerva della procura del tribunale di Salerno. E dopo che i militari hanno effettuato un blitz, lo scorso martedì, sequestrando diverso materiale contente informazioni sui pazienti, il Giornale del Cilento ha raggiunto il direttore dell’ospedale, Adriano De Vita, apparso abbastanza sorpreso dalla vicenda.  «In ospedale non si accede in cardiologia utic tramite liste d’attesa ma solo tramite pronto soccorso – dichiara il direttore sanitario, Adriano De Vita – quindi tutti i pazienti in cardiologia devono essere per forza passati dal pronto soccorso oppure si tratta di pazienti che sono stati ricoverati per infarto e che poi dovranno essere rivisti a data programmata. Mi sembra assurda questa cosa, la nostra prassi – spiega –  non permette degli episodi del genere. Stiamo parlando di due medici di alto profilo professionale e morale e francamente è impossibile pensare che possano aver fatto cose del genere. Possono arrivare tutti gli avvisi di garanzia che si vuole ma il primario è una persona che dedica la sua vita ai pazienti. Non era la prima volta che denunciava – continua De Vita -, ma è una sua mania, è un suo modo di fare, al posto di pensare a fare il proprio lavoro fa altro…dovrebbe fare l’investigatore. Conoscendo i soggetti è quindi surreale che questi lo chiamino per dargli ordini del genere. Poi abbiamo un tasso di occupazione normale, non ci sarebbe il bisogno di riservare dei posti. Sono sicuro – conclude ottimista il direttore dell’ospedale di Roccadaspide – che tutto si risolverà, senza alcun ombra di dubbio».

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