Quel fattaccio brutto di Gastroenterologia a Polla

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Quel fattaccio brutto di Gastroenterologia a Polla

di Pasquale Sorrentino

Un reparto di eccellenza, un fiore all’occhiello che però deve fare i conti con un autogol, decisione importanti e forse improvvide e almeno 10 criticità. Si tratta del reparto di Gastroenterologia del “Luigi Curto” di Polla.

Andiamo per ordine. Da anni l’unita semplice diretta da Riccardo Marmo viene messo al centro dell’attenzione per i meriti sanitari. Giustamente. Ma qualcosa nelle ultime settimane è successo e ora si cerca un’arrampicata sugli specchi per fronteggiare alcuni errori.

Il primo errore potrebbe essere quello del primario stesso. Il dottore Marmo nei giorni scorsi ha chiesto al servizio di prevenzione e protezione dell’azienda sanitaria di Salerno di effettuare un sopralluogo. Durante il controllo – si legge nel documento redatto dai tecnici dell’Asl – sono emerse diverse criticità che non consentono – secondo i tecnici – alla luce dell’emergenza Covid-19 di garantire la ripresa delle attività ambulatoriali in piena sicurezza e di garantire idonee misure di distanziamento nonché l’individuazione di percorsi distinti per l’utenza”. Durante i controlli sono stati circa dieci i punti di criticità emersi per gli ambienti del reparto. “È necessario – si legge ancora – procedere all’eliminazione delle criticità elencate effettuando interventi manutentivi”. Ecco quindi i punti critici nel documento in nostro possesso su carta intestata e firmata da Aristide Tortora, che dirige il dipartimento. Si tratta dell’ex direttore sanitario proprio di Polla.

Di fronte a questo documento dell’Asl di Salerno, il direttore sanitario del nosocomio pollese, Luigi Mandia, ha disposto “la sospensione delle attività del reparto attesa i necessari lavori da svolgere nel minor tempo possibile considerata l’importanza assoluta del reparto con le sue attività per le funzioni del presidio ospedaliero di Polla”. Eccolo il documento in nostro possesso del 3 giugno. Ancora una volta su carta intestata e con timbro e firma. Una decisione per tutelare pazienti e personale.

Una volta resa nota la notizia sono arrivate le smentite, nonostante i documenti ufficiali in nostro possesso. È arrivato un comunicato con in calce i nomi di Marmo e Mandia ma non su carta intestata (aspetto importante) e senza alcun protocollo che sostiene una cosa diversa rispetto ai documenti ufficiali. In questo momento non ci sono atti ufficiali sui vari albi pretori. Restano i documenti ufficiali e un comunicato che di ufficiale sa poco rispetto alle decisioni dell’Asl. Spuntano anche interviste per cercare di recuperare la situazione e invece che considerare quanto avvenuto attaccare chi aveva pubblicato la notizia. Bisogna anche aggiungere che alcune visite continuano in Gastroenterologia. La domanda è: si fanno in deroga? Autorizzata da chi? La direzione generale ne è a conoscenza?

Mandia ci ha risposto che Marmo garantisce percorsi per affrontare l’emergenza. Sarà sicuramente così ma ovviamente si attendono atti ufficiali. Intanto la buona notizia è che i lavori inizieranno a breve. Così potremo tornare a parlare dei meriti sanitari del reparto.

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