Regionali Campania, sfidanti su terreni diversi: 10 giorni al ‘giudizio’. Le strategie

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Regionali Campania, sfidanti su terreni diversi: 10 giorni al ‘giudizio’. Le strategie

di Luigi Martino

Vincenzo De Luca guarda allo sviluppo di Napoli, Stefano Caldoro garantisce che il centrodestra è unito e denuncia il caos in Regione su scuola e gestione del Covid, Valeria Ciarambino parla di ombre fosche sul governatore uscente per le questioni giudiziarie degli ultimi giorni. I tre principali sfidanti nella campagna elettorale per le Regionali in Campania si muovono su terreni diversi e affilano le armi a propria disposizione per gli ultimi dieci giorni che precedono il voto.

Come annunciato nei giorni scorsi, il presidente della Regione lancia ’10+1′ idee per la Napoli del prossimo futuro. Alla base delle proposte ci sono due punti chiave, che rimarca più volte: «Da una parte la Regione finanzia e garantisce le risorse per gli interventi – sottolinea – dall’altra ci impegniamo a mantenere gli impegni assunti, come abbiamo fatto in questi 5 anni». Una frecciata indiretta al sindaco di Napoli, dove il prossimo anno si vota per eleggere il successore di Luigi de Magistris, che dopo alcuni tentennamenti ha scelto di restare fuori dalla corsa per la Regione. Il candidato del centrodestra invita a mettere da parte i sondaggi, che considera figli dell’emotività legata alla pandemia, e prova a far emergere le criticità dell’amministrazione De Luca.

«Sull’inizio dell’anno scolastico c’è il caos», dice Caldoro, che sul tema Coronavirus ricorda a tutti le promesse fatte dal governatore. «De Luca ha dichiarato al mondo che in otto giorni sarebbe finita l’emergenza – argomenta – sono passati otto giorni e l’emergenza aumenta, i casi aumentano. L’altroieri eravamo i primi d’Italia per contagi». Per l’ex ministro arriva a Napoli Gianni Alemanno, che chiede agli elettori una svolta, mentre nei prossimi due giorni torneranno Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Sul fronte opposto, invece, ci sarà il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che fara’ due tappe, a Salerno e a San Giorgio a Cremano (Napoli).

Il M5s insiste sull’inchiesta della procura di Napoli che vede De Luca indagato per presunti favoritismi nei confronti di quattro suoi autisti storici e una indagine antiriciclaggio resa nota dal quotidiano La Verità scattata da una segnalazione della banca del ‘governatore’ per un aver pagato 70mila euro in più l’acquisto di una casa a Salerno rispetto il prezzo dichiarato e oggetto di mutuo. «Prima l’indagine sui vigili di Salerno promossi e trasferiti con aumento di stipendio, adesso le verifiche dell’antiriciclaggio che si allargano anche al rampollo di famiglia – dice il candidati alla presidenza, Valeria Ciarambino – oggi del governatore uscente scopriamo la virtù della generosità, che lo induce a pagare la sua casa principesca con vista sul reame di Salerno molto più del valore reale pattuito. Dal suo conto di famiglia, inoltre, spunterebbero trasferimenti di somme importanti sull’asse Lussemburgo-Italia».

Per l’attuale capogruppo in Consiglio regionale si tratta di «ombre fosche sull’uomo nelle cui mani rischiamo di affidare le centinaia di milioni in arrivo con il Recovery fund, buona parte delle quali destinate alla sanità, dunque a salvare la vita dei cittadini della Campania». Il legale di De Luca, Andrea R.Castaldo, in una nota evidenzia come l’articolo del giornale contenga «numerosi errori e imprecisioni» nel riferire le movimentazioni bancarie e «suggestiva, fantasiosa e soprattutto falsa» la notizia, dato che i 70mila euro riguardano un altro acquisto, quello di un box auto, annunciando una denuncia.

Anche i pentastellati intanto schierano i big nazionali a sostegno di Ciarambino. Dopo il reggente del Movimento, Vito Crimi, oggi è arrivato il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, per tre incontri in provincia di Napoli, ai quali parteciperanno i percettori del reddito di cittadinanza che hanno trovato un’occupazione. Venerdì sarà il turno di Danilo Toninelli e del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, il nome proposto dal M5s sul tavolo di una possibile alleanza con il Pd, che puntando su De Luca ha poi di fatto chiuso il dialogo.

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