Riordino rete ospedaliera preoccupa il Cilento, Cittadinanzattiva incontra i vertici sanità regionale

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Riordino rete ospedaliera preoccupa il Cilento, Cittadinanzattiva incontra i vertici sanità regionale

L’incontro richiesto dalla segreteria regionale di Cittadinanzattiva si terrà l’11 maggio alle ore 9.30 al centro direzionale. Oggetto della discussione: il piano di rimodulazione e riqualificazione della rete ospedaliera. Un documento di oltre 150 pagine, circolato nei giorni scorsi con stralci pubblicati anche sui vari organi d’informazione, che ha suscitato non poche perplessità. Preoccupazioni scaturite soprattutto dai criteri seguiti nello stabilire il numero delle strutture ospedaliere in funzione dalla prima fase di attuazione e da una non appropriata attenzione dimostrata nei confronti delle zone più disagiate (Cilento, Alta Irpinia, Calore).

I dati sulla popolazione della Regione Campania consentono di prevedere fino a un massimo di 73 presidi; in fase di partenza, il Piano ne prevede solo 45. Un numero sicuramente basso, se si considerano i disagi vissuti dagli utenti campani costretti a fruire quotidianamente dei servizi sanitari. Inadeguata, sembra, anche la programmazione di posti letto nelle zone ad alta densità demografica (Napoli e zone limitrofe). Alla luce di queste considerazioni, e tenuto conto delle rimostranze/suggerimenti giunti dalle varie assemblee territoriali, la segreteria regionale di Cittadinanzattiva aveva richiesto un confronto urgente al commissario straordinario Joseph Polimeni, per avere risposte adeguate alle popolazioni ed evitare futuri contenziosi. Comunicazione inviata anche al presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca e al presidente della V commissione consiliare Lello Topo.

«Plaudiamo all’iniziativa del dott. Polimeni e lo ringraziamo vivamente per averci convocato in tempi brevi, – afferma il referente della Rete del Tribunale del Malato, Antonio Gambacorta. – Avremo la possibilità di confrontarci serenamente –  continua Gambacorta – con i massimi vertici della sanità regionale. Saremo ben lieti di  dare il nostro contributo per migliorare la bozza del nuovo Piano, che così com’è stata presentata (ci riferiamo alla bozza che è circolata nei giorni scorsi) non tiene conto delle reali esigenze di una regione che soffre non pochi disagi a causa di servizi e strutture non adeguate, di mancanza di personale e di gravi situazioni in cui vivono le popolazioni dei territori più disagiati».

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