Rissa a Battipaglia, il video finisce in procura: aperto un fascicolo

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Rissa a Battipaglia, il video finisce in procura: aperto un fascicolo

Saranno le indagini dei carabinieri della Compagnia di Battipaglia a chiarire se quella avvenuta stamane nel quartiere Taverna del comune alle porte della Piana del Sele, nel Salernitano, e immortalata, seppur in parte, in un filmato dal balcone dell’abitazione di una donna sia stata un’aggressione o una rissa tra due gruppi di persone. Nel video di circa 40 secondi si vede un’automobile grigia che, dopo una breve retromarcia, investe un uomo in abiti di colore nero e colpisce una vettura in sosta. L’uomo, nell’impatto, cade per terra, ma qualche istante dopo si rialza. Nel frattempo, l’utilitaria – di colore scuro -indietreggia per poi ritornare sul punto dell’impatto. Li’, carica a bordo altri tre uomini che salgono dallo sportello posteriore sinistro, e fugge via. Mentre riparte, l’uomo investito in precedenza riesce a colpire la carrozzeria posteriore della vettura. Il video si interrompe, ma potrebbe risultare utile ai fini investigativi. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, gli aggressori sono arrivati dalla vicina Eboli. Al momento, non si registrano feriti gravi, anche se risultano persone medicate in ospedale.

Anche grazie alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza comunali installate a Battipaglia e dei filmati girati dai cittadini, i carabinieri della locale stazione hanno già individuato i protagonisti della rissa avvenuta stamani nel quartiere Taverna del Comune alle porte della Piana del Sele. I presunti aggressori sarebbero due pregiudicati arrivati da Eboli, mentre la vittima e’ un pregiudicato di Battipaglia che non ha sporto querela e non e’ ricorso alle cure dei medici in ospedale, ma che comunque sarebbe in buone condizioni. I militari dell’Arma della Compagnia battipagliese, guidati dal maggiore Vitantonio Sisto, sono ora impegnati a risalire alle cause dell’episodio di violenza e hanno ultimato il fascicolo consegnandolo alla procura di Salerno. I primi elementi raccolti porterebbero a una somma di denaro contesa, ma al momento vengono battute tutte le piste per stabilire cosa ci sia alla base dei dissapori.

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