Dopo mesi di intensa attività sul campo, che hanno visto protagonisti i piccoli roditori che popolano le Montagne di Casalbuono, si è svolto ieri, presso la sede distaccata dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni a Villa Matarazzo, a Santa Maria di Castellabate, il workshop conclusivo del progetto “R.A.MO.CA. – Roditori Arboricoli Montagne di Casalbuono”. Il progetto, ideato e realizzato grazie alla collaborazione tra l’Ente Parco e la società Kayla Nature, è stato finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU (Missione 4, Componente 1) nell’ambito di un bando a cascata del National Biodiversity Future Center (NBFC). L’obiettivo principale di R.A.MO.CA. è quello di colmare le lacune nei programmi di monitoraggio faunistico, concentrandosi su un gruppo tassonomico spesso sottorappresentato: i roditori arboricoli. Lo studio si è svolto nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Montagne di Casalbuono”, area compresa nella rete Natura 2000 e situata all’estremo sud del Parco Nazionale. Attraverso l’impiego di tecniche innovative, come il fototrappolaggio arboreo — raramente utilizzato in contesti non tropicali — il team di ricerca ha raccolto dati ecologici inediti su specie elusive come il ghiro (Glis glis) e il moscardino (Muscardinus avellanarius). È stata inoltre segnalata la presenza dello scoiattolo variabile (Callosciurus finlaysonii), specie alloctona invasiva. In aree limitrofe alla ZSC, gli studiosi hanno documentato anche la presenza del quercino (Eliomys quercinus), mentre non si esclude la possibile presenza di due specie endemiche dell’Italia meridionale — il driomio calabrese (Dryomys nitedula aspromontis) e lo scoiattolo nero meridionale (Sciurus meridionalis) — che potrebbero raggiungere l’area attraverso corridoi ecologici naturali. Durante il workshop conclusivo sono stati illustrati i risultati dei diversi work package che hanno scandito le fasi del progetto — dal project management al monitoraggio faunistico, dalla raccolta dati citizen science all’analisi dei dati e alla divulgazione. In anteprima assoluta è stato proiettato il cortometraggio “R.A.MO.CA.”, che racconta, attraverso immagini suggestive e interviste, tutte le fasi della ricerca: dall’installazione delle fototrappole sugli alberi fino alle scoperte più recenti. L’iniziativa si inserisce in un più ampio impegno dell’Ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per la tutela della biodiversità e la ricerca scientifica sul campo, con l’obiettivo di integrare la conoscenza scientifica con la partecipazione attiva delle comunità locali.
Roditori arboricoli nel Parco nazionale del Cilento: un tesoro immenso
| di Marianna Vallone
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