Roscigno, la pioggia non ferma il successo della Festa dell’Asparago selvatico

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Roscigno, la pioggia non ferma il successo della  Festa dell’Asparago selvatico

In migliaia, sfidando Giove Pluvio, hanno riempito l’affascinante borgo di Roscigno Vecchia per decretare anche quest’anno il successo della due giorni dedicata alla Festa dell’Asparago selvatico, giunta alla sua dodicesima edizione ed organizzata dal Comune di Roscigno e dall’associazione “Terra Mia” presieduta da Katia Stasio, in collaborazione e con il sostegno della Pro Loco di Roscigno Vecchia, del Forum dei Giovani, dell’associazione Terra Cilento e della Banca Monte Pruno.

Gastronomia e tradizioni culinarie, grazie al lavoro instancabile del gruppo tutto al femminile dell’associazione “Terra mia” che ha preparato tante pietanze con gli asparagi selvatici del territorio, ma anche due interessanti tavole rotonde su Polo del Benessere e Turismo delle Radici con ospiti di grande prestigio quali il neo presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni Pino Coccorullo, il professor Salvatore Di Somma dell’Università La Sapienza di Roma, il professor Raffaele Palumbo dell’Università Luigi Vanvitelli, l’eurodeputata Isabella Adinolfi, il consigliere regionale della Campania Aurelio Tommasetti, il presidente della Commissione Aree Interne della Regione Campania Michele Cammarano, il direttore generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese ed il presidente della Pro Loco di Roscigno Vecchia, Franco Palmieri.

Inoltre centinaia di auto e moto d’epoca hanno fatto bella mostra di sé in quella che il compianto giornalista Onorato Volzone definì la “Pompei del ‘900”.

Le parole di Pino Palmieri

«Il nostro territorio è contraddistinto dal continuo spopolamento e dall’abbandono. Quindi, c’è necessità di mettere in campo una sinergia legata alla ricerca, all’occupazione ed allo sviluppo al fine di mantenere le giuste condizioni per far rimanere i giovani nel nostro territorio – sottolinea il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri – Spero che al più presto ci sia un tavolo per poter costruire assieme un progetto del genere per risollevare questo territorio. Ma tutti dovranno impegnarsi e fare la loro parte».

E sulla due giorni il primo cittadino aggiunge: «Il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme verso una visione comune. La capacità di indirizzare i risultati individuali verso obiettivi organizzativi. È il carburante che consente alle persone comuni di raggiungere risultati non comuni. Questo il segreto del successo della nostra festa». Sulla politica è netto. «Va cambiato il sistema di governo dei territori ed occorre puntare sulla fusione dei comuni».

L’intervento di Isabella Adinolfi

«Bisogna trovare un modo per valorizzare la risorsa turismo preservando il territorio dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Ma dobbiamo studiare i trend ed ascoltare il mercato – aggiunge l’onorevole Adinolfi –  A Roscigno il sindaco è riuscito a mettere insieme stakeholders diversi. Il turismo delle radici è un progetto che ha voluto fortemente il ministro Tajani per far sì che generazioni di emigrati che hanno perso le loro radici, soprattutto le terze generazioni, sfruttando l’enorme rete delle ambasciate, dei consolati e degli istituti italiani di cultura nel mondo, ritornassero nei luoghi d’origine ricreando i legami che si sono persi».

Il commento della Banca Monte Pruno

«La politica potrebbe fare molto di più per investire sul turismo in questo territorio – dichiara il direttore generale della Banca Monte Pruno, Albanese – La BCC è a disposizione di tutte le forze in campo, ma occorre fare rete e squadra per poter raggiungere l’obiettivo. Se noi mettiamo a disposizione le forze per far avviare attività imprenditoriali, ma non troviamo chi si impegna davvero, allora non si va avanti».

Presente Tommasetti

«Il turismo delle radici rappresenta un’importante opportunità dal punto di vista economico (attrazione di visitatori, diversificazione dell’offerta turistica, sviluppo economico sostenibile, opportunità di lavoro, valorizzazione del patrimonio), sociale e culturale (condivisione di esperienze, rafforzamento delle comunità locali, coinvolgimento delle istituzioni locali) e, infine, ambientale (promozione della sostenibilità, miglioramento dell’immagine del territorio, preservazione dell’ambiente. E il Sindaco Palmieri a Roscigno sta provando a realizzarlo con grande impegno e serietà, combattendo a capo della sua comunità con grande dignità la sua battaglia contro lo spopolamento, male assoluto di questo territorio e di questa meravigliosa Regione», aggiunge il consigliere regionale Aurelio Tommasetti.

«E dalla cultura del cibo, dalla valorizzazione dei prodotti tipici, dalla ri-scoperta delle vocazioni territoriali si può generare sviluppo, fondato su sostenibilità e turismo esperienziale. Come Commissione Aree Interne dobbiamo identificare e promuovere itinerari turistici per un viaggiatore che desidera vivere un’esperienza, lontana dalla frenesia delle metropoli urbane. La salvaguardia della biodiversità delle nostre colture deve essere il faro di una progettualità agricola che metta al primo posto la qualità e la tutela dell’ambiente e del paesaggio.  È importante, quindi, un indirizzo politico che si orienti, concretamente, verso un razionale e contenuto consumo di suolo e che, attraverso l’incentivazione di una imprenditoria di eccellenza, promuova la riscoperta della biodiversità agricola.  Ho discusso di valorizzazione delle produzioni tipiche, di sicurezza alimentare e di sicurezza idrogeologica per i cittadini e le imprese. Un percorso virtuoso che, soprattutto nelle aree interne rurali, potrebbe rappresentare un nuovo volano di crescita economica e sociale».

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