Grancia, Bellacosa: “il comune non poteva concedere in subcomodato ad Arti e Mestiere”

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Grancia, Bellacosa: “il comune non poteva concedere in subcomodato ad Arti e Mestiere”

L’assessore provinciale al Patrimonio, Adriano Bellacosa, precisa su quanto riferito dall’ex sindaco di Sala Consilina, Giuseppe Colucci, che si è inserito nella vicenda relativa alla concessione di parte degli immobili della Grancia, a sua detta, “in comodato gratuito dalla provincia per lo svolgimento di manifestazioni istituzionali del comune che, a sua volta, ne autorizzò l’uso all’associazione Arti e Mestieri Diego Gatta”. L’assessore Bellacosa sottolinea che il comune di Sala Consilina non poteva concedere in subcomodato la struttura del centro storico, di proprietà della provincia di Salerno, ad alcuna associazione territoriale.  «Mi dispiace molto che si parli ancora di questa vicenda -sottolinea- ma credo di dover chiarire che una pubblica amministrazione non può concedere in uso i propri beni, né gratuitamente, né tanto meno con contratto verbale. Visto che permane grande approssimazione sulla vicenda e sulle regole di legge, devo chiarire che un contratto esisteva tra provincia di Salerno e comune di Sala Consilina e, quindi, il comune non poteva concedere in subcomodato alcun bene». Bellacosa continua:«Non voglio dire con questo che l’associazione culturale “Arte e Mestiere”, ovvero, chiunque voglia organizzare, anche stabilmente eventi culturali presso la Grancia di Sala Consilina, non possa, anzi, debba fare istanza di richiesta alla provincia. L’ex sindaco di Sala Consilina, dovrebbe sapere che il pubblico amministratore è vincolato nei propri atti e se dunque, ha verbalmente autorizzato l’associazione “Arti e Mestiere”, lo ha fatto in maniera irregolare. Del resto, ho sempre detto di considerare assolutamente incolpevole l’associazione salese, dovendosi imputare ogni responsabilità delle irregolarità ai precedenti amministratori della provincia di Salerno ed anche, come devo dire oggi, al comune di Sala Consilina. Se ho riferito la mia disponibilità ad un incontro, ovvero a valutare l’istanza dell’associazione, non l’ho certo fatto per la mediazione di qualcuno».

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