30 maggio 2010 a prescindere da ogni risultato. Intervista ad Adriano De Falco, ideatore dell’iniziativa

| di
30 maggio 2010 a prescindere da ogni risultato. Intervista ad Adriano De Falco, ideatore dell’iniziativa

 "L’idea è folle – recita il manifesto – riempire uno stadio all’ultima di campionato in casa, di una squadra morta e retrocessa, ma Salerno se vuole può anche questo!".

Gli striscioni apparsi in curva e fuori dallo stadio, i volantini distribuiti, dimostrano che l’iniziativa di Adriano De Falco è ufficialmente uscita dai confini del social network Facebook ed è arrivata al cuore degli irriducibili tifosi presenti domenica allo stadio. C’è bisogno di una grande mano per trasformare questa idea pazza in una grande festa popolare di orgoglio salernitano. Quest’inivito è rivolto anche ai tifosi cilentani, che ogni domenica percorrono tanti chilometri per osservare allo stadio Arechi la Salernitana. Confermata l’iniziativa dei supporters granata per domenica prossima. Per l’occasione ci si aspetta una risposta compatta da parte di tutta la tifoseria a dimostrazione che la Salernitana, in qualunque categoria di appartenenza, va sempre sostenuta.

Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato dei tifosi granata:

Sia chiaro, il 30 maggio Salerno non deve dimostrare nulla a nessuno, è ben chiara a tutti la nostra fama. Domenica prossima dovrà essere la giornata di chi si sente salernitano di chi ha a cuore le sorti della propria città e della sua provincia.
E’ stato utilizzato il termine salernitanità (nel manifesto) perchè richiama al senso di appartenenza per il proprio territorio, la nostra salerno viene derisa da tutti per colpa di chi ha utilizzato la nostra passione come se fosse un oggetto: una cardarella, un sacchetto di calce, uno squadro, un filo a piombo…nulla di tutto questo dietro la maglia granata ci sono migliaia di cuori che battono e che soffrono.

C’è chi ha dimostrato la propria salernitanità tutti i giorni di questo sciagurato anno, sostenendo i propri colori ogni sabato, ogni lunedi e venerdì sera macinando km per l’italia intera, loro sono i veri “ragazzi di salerno uniti nella gioia e nel dolor” che ci sono, ci sono stati e ci saranno…
Il 30 maggio probabilmente è utile tornare di nuovo tutti allo stadio, e ci si rivolge a tutti i tifosi, soprattutto a chi si è un po’ assopito, a chi ha preferito chiudere gli occhi pur di non vedere questo schifo, a chi per anni è stato in prima linea ed ora non crede aipropri occhi vedendo ciò che sta accadendo, ma anche alle nuove generazioni, che guardano ai magnifici anni 90 come un vago ricordo.
Il 30 maggio per ritrovarci e per poter ripartire in futuro, a prescindere dalla categoria in cui ci ritroveremo il prossimo anno. Non sarà servito a nulla essere presenti solo in una data per poi dimenticarsi il prossimo anno che la salernitana va sostenuta sempre e non solo quando si vince…
Ma quantomeno crediamoci: perchè non provarci?

Purtroppo non si sa che fine faremo, il futuro sembra essere nero, ma alla fine di questa sciagura sportiva facciamo sì che resti una tifoseria ritrovata e consapevole nei propri mezzi. Forse la sveglia andava suonata un po’ di tempo fa, circa un anno fa, dopo la pagliacciata della conferenza pubblica…
Abbiamo impiegato quasi un anno per capire che il 9 giugno sono state gettate le basi per sprofondare, molto probabilmente, nel nulla. Si dice: meglio tardi che mai…se davvero e’ meglio tardi che mai allora…sveglia!!!! Cacciamo fuori il nostro orgoglio!

Noi del giornaledelcilento.it abbiamo contattato telefonicamente Adriano De Falco, promotore dell’iniziativa, per alcuni chiarimenti.

Come ti è saltata in mente un’idea del genere?

Adriano:"“Come tanti ragazzi di Salerno pensavo alla Salernitana. In giornata avevo dato uno sguardo al calendario, alle ultime partite ed ho iniziato a fantasticare su quest’idea. Mi dicevo "no ma che sto pensando…". La notte tornato a casa ho acceso il pc e ho visto quel video della canzone "che importa se.." cantata per 10 minuti ininterrottamente durante la partita con il Lecce. Allora ho deciso: ho creato il gruppo su Facebook ed ho mandato gli inviti a tutti i miei amici spiegando gli obiettivi. Nel giro di 24 ore già c’erano 430 adesioni, il giorno dopo siamo arrivati a 1200 e così via fino agli attuali 5173 membri. Il gruppo è stato il mezzo, lo strumento. Ha dato voce a me singolo tifoso di poter esprimere la mia idea che subito è stata recepita bene ed accolta. Adesso siamo passati dal piano virtuale a quello reale che è quello che conta di più. Lo stadio bisogna riempirlo sulle gradinate e sicuramente non su Facebook".

In cuor tuo auspichi maggiormente un risveglio della tifoseria o piuttosto di qualche imprenditore pronto ad investire nella società?

Il giovane salernitano rimane impassibile e risponde:"“Risvegliare l’orgoglio di tutta Salerno. A fronte di una città che cerca giorno dopo giorno di emergere, anche un salernitano che non segue il calcio resta indignato guardando la squadra della sua città in quella posizione di classifica. Purtroppo o per fortuna il calcio in Italia è un fenomeno sociale e tutti ne parlano. Siamo derisi e questo proprio non va bene".

Consigliati per te

©Riproduzione riservata