Calcio e volley, false fatture per sponsor

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Calcio e volley, false fatture per sponsor

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Sala Consilina, ha infatti portato alla scoperta, nel campo delle sponsorizzazioni, di un’evasione fiscale di oltre tre milioni di euro di ricavi e di violazioni all’Iva per oltre un milione di euro, che avrebbero dovuto essere versati allo Stato e che invece finivano regolarmente nelle casse delle società coinvolte. Gli importi delle sponsorizzazioni passate sotto la lente delle fiamme gialle variavano da alcune migliaia fino ad un milione di euro.
La guardia di finanza di Sapri ha scoperto un giro di fatture per operazioni inesistenti ammontante a circa 3 milioni di euro. Emettevano fatture false per conto di sponsor, operazioni inesistenti che consentivano di truffare al fisco da poche migliaia fino a un milione di euro. Le indagini sono state intraprese a seguito di attività svolte in materia ambientale, sfociate poi anche nel campo tributario, nell’ambito delle quali veniva scoperto uno smaltimento di rifiuti certificato mediante documenti falsi, tra cui fatture per operazioni inesistenti.  Nel mirino delle fiamme gialle le sponsorizzazioni sportive nel mondo del calcio e del volley nel Salernitano.
Tali attività ispettive si sono intersecate, aprendo anche nuovi orizzonti investigativi, con una più vasta operazione condotta da tempo dalla guardia di finanza di Sapri in materia di sponsorizzazioni sportive, in cui veniva scoperto un allarmante e rilevante fenomeno di emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di società dilettantistiche di calcio e volley; beneficiari di tali fatture false sono risultate essere numerose imprese e società operanti nel Golfo di Policastro, nel Vallo di Diano e nelle province di Salerno, Napoli, Potenza e Cosenza.  Le attività investigative, condotte tramite l’utilizzo di indagini finanziarie e l’esecuzione di numerose perquisizioni e sequestri, hanno portato alla scoperta di una evasione fiscale di oltre 3 milioni di euro di ricavi occultati al fisco e violazioni all’IVA per oltre 1 milione di euro, consentendo di arginare drasticamente questa particolare forma di “autofinanziamento”, secondo cui talune società sportive, in spregio a norme fiscali, civili e penali, di fatto trattenevano fraudolentemente nelle loro casse il denaro che avrebbero dovuto invece versare allo Stato sotto forma di imposte. L’operazione è frutto della perfetta sinergia d’azione tra la guardia di finanza di Sapri e la procura della Repubblica di Sala Consilina e si inquadra nell’ottica di far emergere e combattere quei fenomeni distorsivi che inquinano i settori di rilevanza sociale, come il mondo dello sport, in cui deve essere garantito il fair play non solo nel campo di gioco, ma anche e soprattutto nei bilanci.

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