Sanità, primo intervento di cardioneuroablazione al San Luca di Vallo della Lucania

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Sanità, primo intervento di cardioneuroablazione al San Luca di Vallo della Lucania

Nuovo traguardo per la cardiologia interventistica dell’ospedale San Luca: il 14 agosto, nell’Unità Operativa Complessa UTIC-Cardiologia diretta dal dottor Antonio Aloia, è stato eseguito il primo intervento di cardioneuroablazione nell’ambito dell’ASL Salerno. A beneficiarne un giovane paziente di 22 anni, affetto da bradicardia sinusale con episodi sincopali ricorrenti, che grazie alla procedura ha potuto evitare l’impianto di un pacemaker.

L’intervento, condotto dal dottor Valerio Giordano, responsabile del Laboratorio di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione, insieme al dottor Carlo Mucciolo, ha previsto l’utilizzo di un sofisticato sistema di mappaggio cardiaco tridimensionale. Attraverso cateteri inseriti per via venosa, i medici hanno localizzato specifici gangli nervosi a ridosso del cuore e li hanno disattivati mediante radiofrequenza, modulando così l’attività del sistema nervoso autonomo.

“La sincope vasovagale – spiega il dottor Aloia – è una delle forme più comuni di svenimento. Nei casi più gravi può diventare invalidante e compromettere la qualità della vita, rendendo necessario valutare soluzioni terapeutiche avanzate. La cardioneuroablazione rappresenta oggi una possibilità concreta, soprattutto per i pazienti più giovani, nei quali l’impianto di pacemaker è un’opzione estrema e non sempre risolutiva”.

Il dottor Giordano sottolinea l’innovazione: “Si tratta di una tecnica introdotta recentemente nella pratica clinica ed eseguita solo in pochi centri in Italia. Il suo obiettivo è ridurre la sensibilità del cuore agli stimoli vagali, responsabili del rallentamento del battito cardiaco e degli episodi di sincope. È una procedura a basso rischio, eseguibile senza l’utilizzo di radiazioni, un vantaggio fondamentale soprattutto nei pazienti in giovane età”.

Grazie alla cardioneuroablazione, il paziente ha registrato la scomparsa della bradicardia e la ripresa di un ritmo sinusale regolare, evitando così l’intervento chirurgico di impianto del pacemaker.

“È un importante passo avanti per l’ospedale San Luca – conclude il direttore Aloia –. La competenza del nostro team e il sostegno costante della Direzione Strategica dell’ASL Salerno ci permettono di offrire cure sempre più innovative e personalizzate, migliorando la qualità di vita dei nostri pazienti”.

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