Santa Marina, Fortunato sospeso da incarico sindaco: i dettagli dell’inchiesta

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Santa Marina, Fortunato sospeso da incarico sindaco: i dettagli dell’inchiesta

Non solo una presunta mazzetta da 100mila euro, ma un intero sistema – secondo la Procura – di gestione della cosa pubblica piegato a interessi privati. È quanto emerge dall’inchiesta coordinata dal pm Gianluca Grippo della Procura di Lagonegro, che ieri, giovedì, ha portato all’arresto del sindaco di Santa Marina ed ex consigliere regionale Giovanni Fortunato e dell’imprenditore napoletano Antonio La Montagna. Entrambi si trovano ora agli arresti domiciliari.

Secondo gli inquirenti, la vicenda giudiziaria ruota attorno a un permesso a costruire rilasciato nel 2022 per alcuni immobili nella zona turistica di Torre Oliva, a Policastro Bussentino. L’autorizzazione era stata concessa alla Forever Dreams srl, società nella quale La Montagna avrebbe avuto un ruolo diretto. Quel titolo edilizio, secondo l’accusa, fu ottenuto in assenza di un piano di lottizzazione, grazie al pagamento di una tangente al sindaco, veicolata tramite un tecnico di fiducia.

L’indagine ha preso avvio proprio da una denuncia presentata da un imprenditore del posto, che ha permesso agli investigatori di ricostruire quello che appare come un vero e proprio modus operandi, consolidato nel tempo, per favorire imprenditori compiacenti e aggirare le regole.

Le perquisizioni

Giovedì mattina le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, con il supporto della Compagnia di Vallo della Lucania, della Tenenza di Sapri e della Sezione di Polizia Giudiziaria, hanno dato esecuzione all’ordinanza firmata dal gip Guerino Francesco Gatto. Oltre agli arresti domiciliari, i militari hanno effettuato almeno cinque perquisizioni, tra cui quelle nell’abitazione di Fortunato, nella sede del Comune e in casa di un imprenditore edile locale.

I sospetti della Procura

Tra le accuse principali, quella di corruzione. I due imprenditori napoletani – La Montagna e Nicola Tortora – sarebbero stati favoriti nella concessione di titoli abilitativi in cambio di denaro. In particolare, Fortunato avrebbe ricevuto 100mila euro per agevolare il rilascio del permesso a costruire, con l’intermediazione del progettista Michele Galardo, di Agropoli. A luglio 2023, nell’ambito dell’inchiesta, erano stati sequestrati oltre 160mila euro in contanti.

Ma gli sviluppi investigativi descrivono un quadro ben più ampio. Il sindaco – secondo la Procura – non si sarebbe limitato a un ruolo politico, ma avrebbe esercitato pressioni sistematiche sugli uffici comunali, indicato tecnici di sua fiducia da coinvolgere nei progetti edilizi e ottenuto, in cambio, benefici economici o altre utilità.

Oltre alla corruzione, ai soggetti coinvolti sono contestati anche reati edilizi: secondo gli accertamenti, in diversi casi sarebbero state realizzate opere in difformità rispetto ai permessi concessi, tra cui un intero piano seminterrato non autorizzato.

La sospensione

Nel pomeriggio di ieri, giovedì, il prefetto di Salerno Francesco Esposito ha firmato il provvedimento di sospensione dalla carica per Giovanni Fortunato. A reggere l’amministrazione comunale sarà ora il vicesindaco Virgilio Giudice.

L’inchiesta è ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi. Nel frattempo, la comunità di Santa Marina si interroga sul futuro dell’amministrazione e sull’impatto politico della vicenda.

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