Scuola, corsa verso la riapertura: in Campania mancano 6.000 aule

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Scuola, corsa verso la riapertura: in Campania mancano 6.000 aule

“Il 14 settembre saremo tutti in emergenza, il primo mese di scuola sarà di rodaggio ” : queste le conclusioni di Francesco De Rosa, presidente della sezione campana dell’Associazione nazionale dei presidi. Il confronto con i dirigenti delle mille scuole della regione non si è fermato nemmeno a ferragosto e prosegue alla luce delle novità arrivate ieri da Roma dopo le riunioni che hanno coinvolto la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, il Cts e i rappresentanti delle scuole. La Campania ha richiesto il 61 per cento dei nuovi banchi monoposto rispetto al numero totale degli studenti rispetto a una media nazionale del 29, otto volte più della Valle d’Aosta e quattro volte in più di Veneto ed Emilia Romagna.

“La ripresa è ancora un work in progress – continua il responsabile regionale dell’Anp – si andrà a regime e soltanto quando i ragazzi torneranno in classe si riuscirà a capire come gestire la situazione ” . La prima prova sono i corsi di recupero che iniziano il primo settembre, mentre il 24 agosto tornerà nelle scuole il personale Ata per organizzare le aule in base al metro di distanza. “In Campania mancano seimila aule – prosegue De Rosa – bisogna calcolare un 10 per cento in più sulle 50 mila che hanno a disposizione i mille istituti campani, 4 mila plessi per 80 mila docenti e 900 mila studenti. Il problema degli spazi va risolto. È impensabile che i ragazzi indossino le mascherine per tutta la giornata scolastica”. Gli enti locali sono al lavoro con le scuole per individuare spazi alternativi come cinema, teatri, musei e biblioteche. “Ma vanno prima valutati ” , dice l’assessora comunale alla Scuola Annamaria Palmieri che ha convocato nuove conferenze di servizio con gli istituti dal 25 agosto.

“Se in quelle tra il 6 e l’8 luglio abbiamo raccolto le istanze, ora verificheremo le esigenze in base ai modelli organizzativi fatti dai dirigenti “, aggiunge. E le tensostrutture esterne, come ha ricordato l’assessora regionale Lucia Fortini, non possono essere utilizzate per le lezioni. Al momento sono in corso lavori in più di 50 scuole napoletane per recuperare aule e altri locali. Nuovi interventi partiranno dopo le gare. Diversi presidi, però, lamentano ritardi, pochi fondi a disposizione e spazi alternativi non idonei. Dai 70 milioni per i fitti di eventuali locali per le scuole, Napoli dovrebbe beneficiare di 850 mila euro. La Città metropolitana, invece, fa fronte a circa 170 scuole. “Gli enti stanno facendo le corse – prosegue De Rosa – sono note le difficoltà degli istituti del centro storico con sede in conventi, appartamenti e vecchi edifici adattati”. Diversi i casi già segnalati da Repubblica: Genovesi, Garibaldi, Campo del Moricino, Bovio Colletta e la Paisiello. Quest’ultima si è vista negare dei locali in un proprio plesso, il Gianturco, per la scuola dell’infanzia. Quasi certamente si ricorrerà a doppi turni e alla didattica a distanza o mista. ” Ma il problema è il personale aggiuntivo, speriamo venga assegnato nel più breve tempo possibile – sottolinea il presidente dell’Anp Campania – questo aspetto è più importante dei banchi nuovi che saranno consegnati dall’8 settembre fino al mese di ottobre”. Alcune scuole, anche con il supporto del Comune, si sono attrezzate per acquistarne in proprio.

I fabbisogni degli istituti campani sono sul tavolo del ministero. L’ultimo aggiornamento è del 14 agosto. L’Anp ha organizzato un seminario per i dirigenti il 28 agosto sulle misure anti- virus: anche perché dal primo settembre ci saranno numerosi avvicendamenti di presidi che si troveranno a ereditare il piano per la ripresa redatto dai loro predecessori. Per De Rosa vanno infine semplificate le procedure d’ingresso nelle scuole: ” Ogni istituto in Campania ha in media mille studenti: come fa una scuola a misurare la temperatura in entrata a mille alunni? Per quanto scaglionati, gli ingressi dureranno un’ora e anche più. O facciamo lezione, o prendiamo la temperatura “. Solo a Napoli città, si muovono 200 mila alunni. Sulla gestione dei contagi a scuola e sulle responsabilità dei presidi si valutano le novità emerse dalla riunione del Comitato tecnico scientifico. Il lavoro per la riapertura della scuola si aggiornerà in base all’andamento epidemiologico. Dal 24 agosto, intanto, parte la campagna di screening sul personale che la Regione Campania ha chiesto venga prorogata fino al 10 settembre.

fonte: repubblica.napoli.it

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