«Se facciamo un incidente muore solo il conducente», autista ferma studenti-bulli dai carabinieri e li fa identificare

| di
«Se facciamo un incidente muore solo il conducente», autista ferma studenti-bulli dai carabinieri e li fa identificare

Minacce, cori all’indirizzo dell’autista, i cosiddetti «cappottoni» a discapito dei «meno svegli» e il tentativo continuo di aprire le porte del bus mentre è in viaggio. Bulli in azione sul pullman che accompagna gli alunni da Felitto alle scuole superiori. L’autista, esasperato, non ha retto più la pressione e i fastidi di un gruppo di ragazzi «scalmanati» e ha deciso di fermare il bus all’esterno della caserma dei carabinieri di Castel San Lorenzo. I militari sono saliti sul mezzo e hanno identificato tutti gli alunni, poi, con l’aiuto del conducente, si sono appuntati i nominativi di quelli che «esagerano durante il viaggio». «Sono un rischio per l’incolumità di tutti i ragazzi – commentano rammaricate le mamme – mentre il pullman raggiunge le scuole loro tentato di aprire le porte del mezzo e mettono i giubbotti in testa ad altri ragazzi e li riempiono di pugni, quelli che loro chiamano “cappottoni”». Dopo la visita dai carabinieri il pullman è ripartito, ma sono ripartiti anche i cori contro l’autista. Dai sedili posteriori urlavano: «Se facciamo un incidente muore solo il conducente» e ancora: «Devi morire, autista devi morire».

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata