La posta di Cardile, frazione di Gioi, è stata riaperta ufficialmente.

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La posta di Cardile, frazione di Gioi, è stata riaperta ufficialmente.

Un servizio essenziale che viene restituito alla popolazione dopo un anno. La posta di Cardile, frazione di Gioi, è stata riaperta ufficialmente. “Le poste già funzionano – spiega il sindaco Andrea Salati – da lunedì scorso, così adesso gli anziani di Cardile per poter pagare la pensione possono evitare la trasferta di arrivare a Gioi”. Il servizio è a disposizione tre giorni alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì). La storia risale a un anno fa quando, il 24 novembre, l’allora primo cittadino di Gioi Leopoldo Errico ha firmato l’ordinanza di sgombero dei locali del vecchio ufficio postale e i circa 500 cardillesi sono restati senza un servizio indispensabile. Così i cittadini si sono trovati catapultati a ritirare le pensioni, a pagare una bolletta, a spedire pacchi e raccomandate all’ufficio posta le di Gioi distante circa sette chilometri. Da qui la rivolta della popolazione cardillese che in ha firmato una petizione e inscenato proteste presso il direttore generale delle Telecomunicazioni di Sala Consilina, da cui l’ufficio dipende, e inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. Secondo l’ordinanza della precedente amministrazione comunale i locali in questione non sarebbero stati agibili perché esposti alle intemperie. La pronta risposta della cittadinanza: “Perché non si sono messi  a norma i nuovi locali prima di chiedere lo sgombero?”. Ma ieri è stato un giorno di festa: “Anche se i nuovi locali ci ha assicurato Poste Italiane – commenta il sindaco Salati – saranno completati solo per la fine dell’anno prossimo, almeno abbiamo riottenuto un servizio che ci era stato usurpato”. Alla riapertura dell’ufficio postale allocato negli uffici della delegazione comunale presente anche il consigliere regionale Gianfranco Valiante che tanto si è speso per la causa: “Gioisco insieme ai cittadini – spiega – per il ritorno di quello che è un servizio essenziale per la comunità. Mi sono messo al servizio di questa popolazione, ma senza sinergia tra le varie componenti istituzionali non si sarebbe giunti mai a questo successo”. Una riapertura che è stata bagnata dallo spumante stappato dai tanti cittadini che sono accorsi per festeggiare questo importante evento e dalla benedizione dei locali del parroco di Cardile don Angioletto .  

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