Si lancia dal balcone e muore, è un giallo la ricostruzione della tragedia

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Si lancia dal balcone e muore, è un giallo la ricostruzione della tragedia

Il padre e il fidanzato litigano da settimane, ogni volta che si incontrano, e lei decide di farla finita e di lanciarsi dal balcone della propria abitazione. Emergono particolari toccanti sulla tragica vicenda del suicidio di Jessica Sacco, la ragazza di 22 anni di Ascea deceduta domenica sera. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i fatti sarebbero andati pressapoco in questo modo. Domenica sera a Mandia, piccola frazione di Ascea, il fidanzato di Jessica entra nell’unico bar del paese di proprietà della famiglia Sacco, e prende qualcosa da bere. Dietro al bancone c’è il papà della sua fidanzata. Con lui ha un rapporto conflittuale. Si salutano a stento e dalle parole presto passano alle mani.

La ricostruzione
I due discutono con toni pesanti e ad alta voce. Il barista arriva ad un duro faccia a faccia con il ragazzo, si spintonano e gli altri clienti presenti nel locale evitano il peggio. Il fidanzato di Jessica lascia il bar. Intanto nel locale arriva il fratello della 22enne e il padre gli racconta tutto. Non passa molto tempo, però, e il giovane torna nel bar. Al piano di sopra abita Jessica che probabilmente era già venuta a sapere di un primo scontro. Esce dal balcone e tende l’orecchio per cercare di capire cosa stesse accadendo. Il fidanzato si scaglia contro il padre e lo ferisce ad un occhio con una mazza. E’ accecato dalla rabbia e sferra un colpo anche al fratello della sua compagna. La 22enne non sopporta il dolore di vedere litigare gli uomini della sua vita: il padre, il fidanzato e il fratello. Decide di farla finita e si lancia dal balcone. I tre la vedono cadere dinanzi al bar. Le urla di disperazione richiamano la folla di curiosi. Tutti conoscono le vicende di Mandia. Tutti conoscevano Jessica. La macchina dei soccorsi scatta immediatamente, ma la giovane arriva all’ospedale ‘San Luca’ di Vallo della Lucania senza vita.

Le indagini
Sul posto sono giunti i carabinieri di Ascea e quelli della compagnia di Vallo della Lucania che hanno cercato di ricostruire gli ultimi istanti di vita della giovane e hanno raccolto testimonianze per tutta la notte. E’ stato disposto l’esame autoptico sul corpo della vittima che verrà effettuato dal medico legale Adamo Maiese. Jessica era molto conosciuta ad Ascea. Gestiva due bar insieme al padre e al fratello e si era candidata alle ultime elezioni amministrative nella lista «Per Ascea» con il sindaco uscente Mario Rizzo.

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