Sicurezza alimentare e valorizzazione del Cilento: concluso a Roscigno il corso per cacciatori formati
| di Redazione
Dal 19 al 21 settembre il borgo cilentano ha ospitato un evento tecnico e culturale dedicato alla sicurezza alimentare nella filiera della selvaggina
Si è concluso con successo il corso per “Cacciatore formato in igiene, sanità e sicurezza alimentare”, tenutosi dal 19 al 21 settembre presso l’Auditorium “Michele Albanese” di Roscigno. Un’iniziativa che ha coniugato alta formazione tecnica con la promozione del territorio, coinvolgendo esperti, istituzioni e partecipanti provenienti da tutta la provincia di Salerno.
Il corso, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, il CRIUV, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e l’Osservatorio Faunistico Venatorio della Regione Campania, ha rappresentato un momento formativo di rilievo, rivolto ai cacciatori interessati alla gestione sicura e responsabile delle carni di selvaggina, in particolare del cinghiale.
Un team di docenti altamente qualificati – tra cui il prof. Vincenzo Veneziano e i dottori Nicola D’Alessio, Maria Francesca Peruzy e Domenico Rufrano, Giorgio Smaldone, Stefano Scarcelli, Felice Argenio – ha guidato i lavori, fornendo ai partecipanti conoscenze approfondite su igiene, sanità pubblica veterinaria e normativa alimentare.
Oltre all’aspetto tecnico, l’evento ha avuto una forte valenza territoriale: i partecipanti hanno potuto conoscere da vicino Roscigno e il suo patrimonio naturalistico e culturale, rafforzando il legame tra formazione, turismo e sviluppo locale.
L’iniziativa rientra nel progetto “Cilento Selvaggio”, promosso dal Comune di Roscigno, guidato dal sindaco Pino Palmieri e sostenuto dalla Fondazione Monte Pruno, presieduta da Michele Albanese. Come spiegato da Francesco Palmieri, responsabile del progetto, «trasformare una criticità come la fauna selvatica in una risorsa richiede competenza, consapevolezza e una visione sostenibile del territorio».
Il corso ha rappresentato un passo concreto verso un nuovo modello di filiera: sicura, controllata e rispettosa dell’ambiente. Un’azione coerente con l’obiettivo di rilanciare il Cilento interno attraverso conoscenza, formazione e valorizzazione delle sue risorse più autentiche.
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