Tragedia Palinuro, Incarnato: «Rischi mai evitabili completamente»

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Tragedia Palinuro, Incarnato: «Rischi mai evitabili completamente»

«Sabato si è tenuto un incontro importante per lo sviluppo dell’offerta turistica del basso Cilento. Per la prima volta si è parlato di rete sentieristica in termini sistemici e soprattutto coinvolgendo tutti gli attori del settore: Parco Nazionale, Comunità Montana, Amministrazioni Comunali, guide e associazioni escursionistiche, albergatori. Purtroppo il fato ha voluto che a pochi chilometri di distanza dal luogo dell’incontro si verificasse un terribile incidente durante un’escursione non accompagnata di una famiglia tedesca che ha provocato la caduta mortale di una bambina dal costone di Capo Palinuro. Nel mio ruolo di responsabile del settore Outdoor per il Consorzio Cilento di Qualità avevo incentrato l’intervento sull’importanza di coinvolgere tutti gli attori del settore disciplinando ruoli, funzioni e necessari raccordi tra i diversi livelli. Il Consorzio Cilento di Qualità ha proposto la sottoscrizione di un Regolamento di Gestione della rete sentieristica, alla cui stesura ho dedicato tutto il mio impegno». E’ quanto dichiara LuigiIncarnato, responsabile territoriale sulle attività outdoor del Consorzio Cilento di Qualità.

«Purtroppo – continua – il mondo dell’escursionismo, come tutte le attività umane, implica dei rischi, che non saranno mai evitabili completamente. Il regolamento prevede che i sentieri, che vanno tenuti costantemente puliti (con l’impegno degli enti istituzionalmente tenuti a ciò, in collaborazione con le associazioni), siano classificati in base alle loro caratteristiche. La prima distinzione, la più importante, è quella tra sentieri turistici (per tutti, famiglie e bambini inclusi) e per escursionisti, a sua volta distinti in esperti e principianti. Ciò perché non tutti i sentieri sono alla portata di tutti, molto spesso sono richieste conoscenze, condizione fisiche ed attrezzatura riservata ad un pubblico più esperto, mentre ci sono tanti percorsi che possono essere affrontati anche senza particolari conoscenze e in assenza quasi totale di rischi. La recente diffusione del trekking come attività turistica di massa accresce il rischio che un pubblico non preparato si avventuri dove non dovrebbe o senza l’equipaggiamento adatto».

Poi prosegue: «Un ruolo fondamentale per evitare incidenti, che purtroppo non potranno mai essere eliminati del tutto, alla stessa stregua di quanto avviene nella circolazione stradale, è in capo agli operatori e a chi si occupa di promozione turistica. Come Consorzio Cilento di Qualità ci impegneremo e stiamo già lavorando in tal senso, promuovendo la formazione del nostro personale, perché è fondamentale saper comprendere i rischi e fornire una informazione completa a chi si avventura alla scoperta del nostro territorio, suggerendo le escursioni e le attività più adatte e sicure, consigliando a volte di farsi accompagnare da una guida esperta».

«Ci stringiamo tutti nel dolore della famiglia – chiosa Incarnato – questo non è il momento, né è il nostro ruolo, per fare polemica o cercare responsabili, è il momento del silenzio e del rispetto, senza dimenticare di rimboccarsi le maniche e lavorare per limitare i rischi e per il bene del nostro territorio».

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